Jacques Demy

Dopo il suo lungometraggio d'esordio, Lola, donna di vita (Lola, 1961), raffinato dramma sentimentale che omaggia La ronde di Max Ophüls, sempre negli anni Sessanta realizza i due film che lo hanno portato a ricoprire il ruolo di maestro all'interno del musical europeo. Titolo che ottiene a pieno merito, grazie alla capace di guardare ai classici hollywoodiani del genere reinterpretandoli con sguardo poetico e malinconico. Les parapluies de Cherbourg (1964), incantevole fiaba d'amore con Catherine Deneuve e Nino Castelnuovo, interamente cantata, ottiene Palma d'oro, Premio OCIC e Grand Prix tecnico al Festival di Cannes, innumerevoli altri riconoscimenti internazionali e quattro nomination agli Oscar. Il successivo Les demoiselles de Rochefort (1967), con Catherine Deneuve e Françoise Dorléac (sorelle nella vita), è una girandola sentimentale musicale che diventa un inno alla gioia di vivere con un occhio a Stanley Donen e Vincente Minnelli. Nel cast anche Gene Kelly (Un americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, Brigadoon) e George Chakiris (West Side Story). Del suo cinema se ne ricorderà Damien Chazelle per La La Land.