John Boorman

Regista, sceneggiatore e produttore, realizza opere che rimangono sempre estranee alle dinamiche hollywoodiane più mainstream, nonostante spesso la componente spettacolare abbia un peso rilevante. Autore solido, pone al centro dei suoi film l'ostinazione dei protagonisti e un forte senso plastico dell'avventura, in cui la natura (ostile) ha un ruolo centrale. Fa centro già al secondo lungometraggio, Senza un attimo di tregua (Point Blank, 1967), rielaborazione del noir poliziesco forte di una innovativa ricerca formale che guarda alla Nouvelle Vague francese. Un cult assoluto tra i cinefili, con Lee Marvin memorabile protagonista. Marvin torna anche nel successivo Duello nel Pacifico (Hell in the Pacific, 1968), avventura allo stato puro, senza dialoghi, con due soli attori in scena (l'altro è ToshirÅ Mifune). Nel 1970 vince per la miglior regia al Festival di Cannes con Leone l’ultimo (Leo the Last, 1970) ma la consacrazione arriva nel 1972 con Un tranquillo weekend di paura (Deliverance), suggestivo e spaventoso apologo che riflette su progresso, modernità e bestialità dell'uomo. Tre nomination all'Oscar (film, regia, montaggio) e almeno una sequenza entrata nella storia, quella iniziale con il duetto tra banjo e chitarra. Negli anni Ottanta, gira Excalibur (1981), esaltante fantasy d'autore di visionaria spettacolarità che ottiene un meritato premio per il miglior contributo artistico al Festival di Cannes e nel 1998 vien premiato ancora a Cannes per la miglior regia per The General (1998).