A Classic Horror Story
2021
Netflix
Paese
Italia
Genere
Horror
Durata
95 min.
Formato
Colore
Registi
Roberto De Feo
Paolo Strippoli
Attori
Matilda Lutz
Francesco Russo
Peppino Mazzotta
Will Merrick
Yuliia Sobol
Alida Baldari Calabria

Cinque persone condividono un camper per raggiungere una destinazione comune. Fabrizio (Francesco Russo), il proprietario, è un appassionato di cinema e un aspirante regista; Elisa (Matilda Lutz) è incinta ed è spinta dalla madre ad abortire; Riccardo (Peppino Mazzotta) è un medico che nasconde un oscuro segreto; Mark (Will Merrick) e Sofia (Yuliia Sobol) sono una giovane coppia in vacanza. Un incidente improvviso, un bosco misterioso e oscure presenze trasformeranno il viaggio in un incubo.

Dopo The Nest – Il nido Roberto De Feo (qui in coppia con Paolo Strippoli) torna al genere horror con un progetto che non ha timore di esibire una sfacciata natura citazionista. Dal Tobe Hooper di Non aprite quella porta al Sam Raimi de La casa, passando per le nenie infantili in puro stile Dario Argento e i banchetti non propriamente rilassanti di asteriana memoria, A Classic Horror Story procede per accumulo, giustapponendo sequenze che inevitabilmente suscitano una sensazione di déjà vu, girate comunque con mano salda e sapiente. Ma è il plot twist finale (che De Feo sembra amare particolarmente, dato il precedente sopra citato) a lasciare l'amaro in bocca: una conclusione che vuole giustificare la mancanza di originalità di un'operazione fondamentalmente derivativa e priva di reali guizzi e che si addentra con arroganza in un solco puramente metacinematografico, mirando a scardinare sia i preconcetti su un determinato genere (la gestione e diffusione dell'horror a livello nazionale) sia le problematiche legate al mercato e alla diffusione del prodotto filmico (concetto particolarmente sentito in tempi recenti). Il risultato, a conti fatti, è programmatico e presuntuosetto; il che, per un'opera seconda, è irritante. L'impianto visivo, con luci rossastre e suggestive a inondare la scena, è in ogni caso notevole; e Matilda Lutz riesce a tratti a bucare lo schermo.

Maximal Interjector
Browser non supportato.