Amore, piombo e furore
1978
Paesi
Italia, Spagna
Genere
Western
Durata
102 min.
Formato
Colore
Registi
Monte Hellman
Tony Brandt
Attori
Warren Oates
Jenny Agutter
Fabio Testi
Sam Peckinpah
Franco Interlenghi
Al sicario condannato a morte Clayton Drumm (Fabio Testi) è concessa la grazia con lo scopo di fargli eliminare Matthew Sebanek (Warren Oates), un colono che non intende abbandonare la sua terra per fare spazio all'avanzata della ferrovia. Nonostante le infedeltà della moglie di Sebanek (Jenny Agutter) con Drumm, l'uno comprenderà le ragioni dell'altro. Ritorno al western per Hellman a oltre un decennio di distanza da Le colline blu (1966) e La sparatoria (1966). Le modalità espressive scelte del regista sono sostanzialmente diverse rispetto a quella prima esperienza: pur privilegiando ancora una produzione a basso costo, il taglio è stavolta vicino all'immaginario tipico dello spaghetti-western più popolare e le ambizioni intellettuali percepibili nel dittico degli anni '60 sembrano accantonate. In questa classica, per molti versi già vista, storia di virile consonanza di spiriti liberi si avverte invece tutta la nostalgia di Hellman per la genuinità di un cinema, e per certi personaggi che ne hanno incarnato l'essenza, in via di estinzione. Due sono i volti emblematici in questa chiave: quello di Warren Oates, vero eroe positivo del film, e quello del maestro e amico Sam Peckinpah, a cui Hellman cuce addosso un indimenticabile cameo. Elegante e funzionale la regia, piuttosto grossolana la sceneggiatura, non certo valorizzata dalle manipolazioni che la pellicola ha subito sul mercato italiano e su quello americano. Coproduzione italo-spagnola, con diversi nomi italiani importanti nel cast tecnico: Ennio De Concini per la sceneggiatura, Giuseppe Rotunno per la fotografia e Pino Donaggio per la colonna sonora.
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