Cosa avete fatto a Solange?
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103
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Regista
Una serie di efferati omicidi getta nel terrore le belle ragazze che frequentano un prestigioso collegio femminile londinese. Il professor Rosseni (Fabio Testi), uno dei principali sospettati a causa della liason segreta con una studentessa, riesce a fare luce sul caso e a smascherare l'insospettabile serial killer.
Valido esponente del cinema di genere made in Italy, Massimo Dallamano ha confezionato un thriller dalle sfumature horror di discreta fattura, arricchito dalla consueta presenza di disinibite fanciulle che scatenano la follia omicida del maniaco di turno. Seppur compassata, l'indagine che porta al colpo di scena finale funziona ma è condotta senza nerbo, gli omicidi a sfondo sessuale ricalcano il solito movente misogino presente in tutti i film dello stesso filone e le ragazze, ovviamente, sono presentate tutte come stupide ninfette dai facili costumi, dedite a orge e siparietti lesbo. Apprezzabile, in ogni caso, il rifiuto di effettacci da Grand Guignol nonostante la violenza mostrata negli assassini. L'aitante Fabio Testi, tombeur de femme, non brilla per espressività. L'ambientazione nella swinging London, scelta per dare un'aura più internazionale al film, invece di fornire lustro alla pellicola rivela un'evidente povertà di mezzi. Bellissima colonna sonora di Ennio Morricone. Presentato nella retrospettiva Italian Kings of the B's curata da Quentin Tarantino alla 61ª edizione della Mostra del cinema di Venezia.
Valido esponente del cinema di genere made in Italy, Massimo Dallamano ha confezionato un thriller dalle sfumature horror di discreta fattura, arricchito dalla consueta presenza di disinibite fanciulle che scatenano la follia omicida del maniaco di turno. Seppur compassata, l'indagine che porta al colpo di scena finale funziona ma è condotta senza nerbo, gli omicidi a sfondo sessuale ricalcano il solito movente misogino presente in tutti i film dello stesso filone e le ragazze, ovviamente, sono presentate tutte come stupide ninfette dai facili costumi, dedite a orge e siparietti lesbo. Apprezzabile, in ogni caso, il rifiuto di effettacci da Grand Guignol nonostante la violenza mostrata negli assassini. L'aitante Fabio Testi, tombeur de femme, non brilla per espressività. L'ambientazione nella swinging London, scelta per dare un'aura più internazionale al film, invece di fornire lustro alla pellicola rivela un'evidente povertà di mezzi. Bellissima colonna sonora di Ennio Morricone. Presentato nella retrospettiva Italian Kings of the B's curata da Quentin Tarantino alla 61ª edizione della Mostra del cinema di Venezia.