Il peggior Natale della mia vita
Durata
86
Formato
Regista
Coronato il sogno d'amore con Margherita (Cristiana Capotondi) che ora aspetta un figlio, Paolo (Fabio De Luigi) deve raggiungere la consorte presso il castello di Alberto (Diego Abatantuono), il capo del suocero (Antonio Catania), dove la coppia trascorrerà il Natale. Ma la sua proverbiale sfortuna è in agguato.
Seguito-fotocopia di La peggior settimana della mia vita (2011), furbescamente ambientato a Natale, non fa altro che recuperare le situazioni del film precedente e riproporle con variazioni minime. Al posto di Alessandro Siani c'è il burbero Diego Abatantuono, Chiara Francini viene sostituita dalla poco simpatica Laura Chiatti ma le novità finiscono qui: la consueta sarabanda di gag ed equivoci sempre attenti a non sconfinare in un territorio minimamente rischioso, costituisce il fulcro del film insieme alla maschera patetica (e autocompiaciuta) di De Luigi, che firma ancora soggetto e sceneggiatura con Genovesi. L'unica parentesi autenticamente divertente è quella che vede protagonisti i comici Ale e Franz (Ale Besentini e Franz Villa) nel ruolo dei becchini e visagisti di salme. Per il resto, è un tipico prodotto di franchising della commedia che, nonostante le ambizioni di ispirazione anglosassone, resta italiana nel senso più provinciale del termine.
Seguito-fotocopia di La peggior settimana della mia vita (2011), furbescamente ambientato a Natale, non fa altro che recuperare le situazioni del film precedente e riproporle con variazioni minime. Al posto di Alessandro Siani c'è il burbero Diego Abatantuono, Chiara Francini viene sostituita dalla poco simpatica Laura Chiatti ma le novità finiscono qui: la consueta sarabanda di gag ed equivoci sempre attenti a non sconfinare in un territorio minimamente rischioso, costituisce il fulcro del film insieme alla maschera patetica (e autocompiaciuta) di De Luigi, che firma ancora soggetto e sceneggiatura con Genovesi. L'unica parentesi autenticamente divertente è quella che vede protagonisti i comici Ale e Franz (Ale Besentini e Franz Villa) nel ruolo dei becchini e visagisti di salme. Per il resto, è un tipico prodotto di franchising della commedia che, nonostante le ambizioni di ispirazione anglosassone, resta italiana nel senso più provinciale del termine.