Basket Case
Basket Case
1982
Paese
Usa
Generi
Horror, Grottesco
Durata
91 min.
Formato
Colore
Regista
Frank Henenlotter
Attori
Kevin Van Hentenryck
Terri Susan Smith
Beverly Bonner
Diana Browne
Richard Pierce
Il giovane Duane Bradley (Kevin Van Hentenryck) si aggira per New York con un'enorme cesta di vimini, che contiene il deforme fratello siamese Belial. Decisi a vendicarsi della separazione subita per volere del padre (Richard Pierce), eliminano uno a uno i responsabili, ma quando Duane si innamora della giovane Sharon (Terri Susan Smith), qualcosa si spezza. Piccolo horror di serie B diretto dall'esordiente Frank Henenlotter, artigiano cinematografico classe 1950 da sempre interessato all'anomalia e al disturbante. Girato in stile semiamatoriale, con interpretazioni decisamente poco credibili (gli attori erano tutti non professionisti), una fotografia rozza e sgranata e una tecnica ai limiti del demenziale (la pedestre animazione in stop-motion del mostruoso Belial), Basket Case riesce comunque a differenziarsi da altri prodotti di genere grazie a un simbolismo da manuale (l'omicidio del padre, segato in due per contrappasso alla decisione di dividere i due fratelli) e stupisce con una riflessione non banale sul lato oscuro della natura umana. Funzionale la rappresentazione di una New York sporca e desolata, simbolo della solitudine che sembra permeare tutto il film (le tristi figure che popolano l'albergo di infimo ordine in cui si rifugia Duane). Confezione improponibile e sviluppo incoerente, ma alcune sequenze colpiscono nel segno (la disperazione di Belial nell'apprendere la relazione del fratello, lo stupro di cui è vittima Sharon) e, negli anni, hanno fatto guadagnare alla pellicola (giustamente o meno) la fama di cult. Musiche di David Maswick e Gus Russo, effetti speciali di John Caglione Jr. e Kevin Haney. Henenlotter firmerà anche due seguiti: Basket Case 2 (1990) e Basket Case 3: The Progeny (1991).
Maximal Interjector
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