Due uomini e una dote

Anni Venti del Novecento. Due imbroglioni (Warren Beatty e Jack Nicholson) organizzano una truffa con omicidio ai danni di una ricca ereditiera (Stockard Channing), pianificando una rocambolesca fuga a Los Angeles per evitare le falciate di una rigida legge federale.



Se non fosse per la brillante Stockhard Channing, qui al suo radioso debutto come protagonista dopo piccole partecipazioni a film e serie tv, di questa pallida commedia diretta da Mike Nichols senza troppi guizzi rimarrebbe ben poco. Picaresca nelle intenzioni ma molle nello sviluppo, conferma tuttavia la vocazione di Nichols a essere soprattutto regista d'attori, a servizio ispirato di due divi come Beatty e Nicholson. Channing, per il ruolo della ricca ereditiera, ottenne una candidatura ai Golden Globe come miglior attrice debuttante. Di rara stupidità il titolo italiano.