Gotham City, 2039. Un invecchiato Bruce Wayne lascia che Terry McGinnis raccolga la sua eredità come Batman, mentre a capo della polizia si è insediata Barbara Gordon. La maggiore minaccia per la città sembrano essere i jokers, seguaci che vivono nella memoria dell'iconico villain Joker: Ma i conti tra Wayne e la malavita di Gotham non sembrano essere chiusi, malgrado l'ex Batman sia intenzionato a smettere i panni del supereroe. Se non è il miglior prodotto d’animazione su Batman, sicuramente uno dei più complessi e adulti, grazie ad una sceneggiatura ambiziosa e capace di mantenere sempre alta l'attenzione dello spettatore, grazie anche a una gestione del ritmo piuttosto fluida. Tratto dalla omonima serie tv di successo, il film ha il suo punto di forza nei personaggi principali, le cui peculiarità psicologiche (con tanto di fragilità e contraddizioni) sono ben delinate, grazie soprattutto alla mano di Paul Dini, ideatore della prima e celeberrima serie animata. Bruce Wayne è ormai vecchio e incattivito, ha consolidato la sua fiducia solo in Barbara e, scottato dalle esperienze passate, cerca in ogni modo di proteggere il giovane Terry dalle grinfie del Joker, una minaccia prima evocata e poi reale, senza pietà. Il mistero è fitto e i colpi di scena non mancano, benché l'accumulo di situazioni narrative a tratti appesantisca il racconto, senza essere comunque eccessivamente pedante o autoreferenziale.