Beckett
Beckett
2021
Paesi
Italia, Brasile, Grecia, Usa
Generi
Drammatico, Azione
Durata
108 min.
Formato
Colore
Regista
Ferdinando Cito Filomarino
Attori
John David Washington
Alicia Vikander
Boyd Holbrook
Vicky Krieps
Daphne Alexander
Giorgos Pyrpasopoulos
Panos Koronis
Durante una vacanza in Grecia con la sua compagna (Alicia Vikander), Beckett (John David Washington) rimane vittima di un terribile incidente stradale che lo renderà inaspettatamente preda di una spietata caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine locali. In una fuga mirata alla sopravvivenza, dovrà anche cercare di capire chi si cela dietro tutta questa assurda situazione.

Al suo secondo lungometraggio, dopo Antonia (2015), Ferdinando Cito Filomarino sbarca negli Stati Uniti con una produzione internazionale (capitanata da Luca Guadagnino e dalla sua squadra di collaboratori) che non teme di fare i conti con il cinema più politico e impegnato che negli anni Settanta ha trovato tanta fortuna sul suolo americano. Beckett però non è solamente il racconto di un uomo che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma una riflessione più sottile sulla connessione tra individuo e collettività. Lungo una tesa e adrenalinica discesa agli inferi (il film inizia tra le montagne e termina nell'afosa Atene), la fuga del protagonista intreccia il passo con la crisi sociale della Grecia degli anni Dieci, il ruolo ingombrante e non marginale dei diplomatici occidentali e quello più ideologico degli attivisti. Beckett è al tempo stesso protagonista e spettatore di un gioco al massacro che non lo riguarda minimamente ma non può fare a meno di investirlo in tutta la sua complessità. Le intenzioni e gli spunti del film sono quindi sicuramente interessanti, così come l'idea registica alla base del progetto che sposa uno sguardo scarno e realista, basato sull'accumulo (di tensione, comparse, sequenze action) man mano che le fila della trama assumono dimensioni sempre più ingombranti. Peccato però che, soprattutto nella seconda parte, il film assuma una venatura troppo semplicistica e superficiale nei confronti della realtà che racconta e dei rapporti tra le potenze in gioco, preferendo indossare una maschera da action movie che poco gli appartiene (sia per scelta di casting che di consapevolezza estetica). Presentato come film di apertura al Festival di Locarno.
Maximal Interjector
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