Burraco fatale
2020
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Giuliana Gamba
Attori
Claudia Gerini
Angela Finocchiaro
Paola Minaccioni
Caterina Guzzanti
Mohamed Zouaoui
Loretta Goggi
Quattro amiche di mezza età – Irma (Claudia Gerini), Eugenia (Angela Finocchiaro), Miranda (Caterina Guzzanti) e Rina (Paola Minaccioni) – si iscrivono a un torneo nazionale di burraco. Certo non immaginano che la competizione si possa trasformare in una seconda possibilità e che alla loro età è ancora possibile vivere amori passionali. Impareranno così che la vita è proprio come una partita a burraco: non bisogna dare nulla per scontato...

Commedia tutta al femminile che prende le mosse dal burraco, gioco di carte diventato negli ultimi anni un vero e proprio fenomeno sociale e di aggregazione in Italia, Burraco fatale è in realtà maggiormente interessato, per gran parte del suo svolgimento, alla storia d’amore del personaggio di una svampita e sognatrice Claudia Gerini con un pescatore islamico aitante, dagli occhi azzurrissimi e i denti perfetti, che sconvolgerà il corso della sua vita segnata da un marito disattento alle sue esigenze, al suo animo sensibile da pianista dedita a Bach, e come se non bastasse anche rozzo e adultero. Bastano questi cenni di trama per comprendere quanto il tracciato romantico del film di Giuliana Gamba sia davvero poca cosa: gli stereotipi abbondano, soprattutto quelli sulle donne, e la love story portante, che regala più di una sorpresa e vorrebbe riflettere sui pregiudizi legati allo stato sociale e alle differenze culturali, è davvero troppo patinata, insipida e all’acqua di rose per fare il salto necessario ed ergersi a novella e improbabile Cinderella Story. L’idea di fondo del progetto mostra più di un debito con Due partite di Enzo Monteleone, ma il taglio da pièce teatrale in questo non c’è, vanificato da una sceneggiatura più frivola, grossolana e inconsistente, dove tuttavia, nei momenti migliori, si respira una certa dose di frizzante e ironica malinconica nell’approcciarsi a vizi, virtù, tic, pregi e difetti di un quartetto di donne eterogeneo anche se il più delle volte troppo sopra le righe per sganciarsi dalla risata più facile e telefonata e gettare il cuore oltre un cameratismo femminile di grana molto grossa. Nel cast anche Michela Quattrociocche in un piccolo ruolo, ma a rubare la scena è un’esilarante Loretta Goggi, attrice solo in rare e non solo recenti occasioni, nei panni di una suocera dall’intelligenza elegante e stizzita, con abiti e moine irresistibili e degne di nota e più di un simpatico duetto con la nuora Miranda di Caterina Guzzanti. Tra le quattro protagoniste quella coi tempi comici migliori è forse Paola Minaccioni, ludopatica dedita anche al gioco del Fantacalcio dove sogna di schierare un tridente composto da Immobile, Ronaldo e…Icardi (dettaglio che, forse involontariamente, colloca l’arco temporale del film nel 2019, quando il calciatore argentino non si era ancora trasferito dall’Inter al PSG, e non nel 2020). 
Maximal Interjector
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