Il padre della sposa
Father of the Bride
Durata
92
Formato
Regista
Stanley T. Banks (Spencer Tracy), avvocato di provincia, deve arrendersi: la bella figlia Kay (Elizabeth Taylor) è ormai cresciuta e vuole sposare il caro Buckley (Don Taylor). Per Banks è l'inizio di una nevrosi incontrollabile, che si contrappone all'eccitazione della moglie Ellie (Joan Bennett), la quale comincia a preparare le nozze.
Gradevolissima e autoironica commedia tutta d'un pezzo diretta da un Vincente Minnelli in ottima forma. Un lavoro compatto e pimpante: la sceneggiatura (Frances Goodrich e Albert Hackett) non sbaglia un colpo, il ritmo è incalzante, la struttura dell'opera incisiva e spassosissima. Un film a suo modo emblematico di una certa maniera di far commedia al cinema, affidandosi alla protezione dei grandi Studios (la MGM, in questo caso) e a un cast straordinario: Spencer Tracy in una delle performance più godibili e burbere della sua carriera regge il film sulle sue spalle, ma funzionano anche una giovanissima e talentuosa Liz Taylor e una memorabile Joan Bennett, le quali fanno eco al lamentoso protagonista con estrema grazia. Seguito da Papà diventa nonno (1951), con Minnelli ancora alla regia e il medesimo cast. Rifatto nel 1991 da Charles Shyer, con Steve Martin e Diane Keaton chiamati a riprendere i ruoli di Tracy e della Bennett.
Gradevolissima e autoironica commedia tutta d'un pezzo diretta da un Vincente Minnelli in ottima forma. Un lavoro compatto e pimpante: la sceneggiatura (Frances Goodrich e Albert Hackett) non sbaglia un colpo, il ritmo è incalzante, la struttura dell'opera incisiva e spassosissima. Un film a suo modo emblematico di una certa maniera di far commedia al cinema, affidandosi alla protezione dei grandi Studios (la MGM, in questo caso) e a un cast straordinario: Spencer Tracy in una delle performance più godibili e burbere della sua carriera regge il film sulle sue spalle, ma funzionano anche una giovanissima e talentuosa Liz Taylor e una memorabile Joan Bennett, le quali fanno eco al lamentoso protagonista con estrema grazia. Seguito da Papà diventa nonno (1951), con Minnelli ancora alla regia e il medesimo cast. Rifatto nel 1991 da Charles Shyer, con Steve Martin e Diane Keaton chiamati a riprendere i ruoli di Tracy e della Bennett.