I cancelli del cielo
Heaven's Gate
1980
Paese
Usa
Generi
Western, Storico
Durata
219 min.
Formato
Colore
Regista
Michael Cimino
Attori
Kris Kristofferson
Isabelle Huppert
Christopher Walken
John Hurt
Jeff Bridges
Sam Waterston
Joseph Cotten
Mickey Rourke
Brad Dourif
Wyoming, 1890. Lo sceriffo James Averill (Kris Kristofferson) lotta al fianco dei contadini immigrati, oppressi dagli allevatori che assoldano dei mercenari per compiere un vero e proprio massacro. Averill si ritrova contro il vecchio amico Billy (John Hurt) e il pistolero Nate Champion (Christopher Walken), che gli contende l'amore per la prostituta Ella (Isabelle Huppert).

Terzo film di Michael Cimino, è la dimostrazione pratica di come critica e pubblico possano fare errori madornali: questo mastodontico e costosissimo kolossal fu il più tristemente famoso flop commerciale della storia del cinema americano (con conseguente fallimento della United Artists) e venne massacrato senza pietà dalla critica dell'epoca, nonché ridotto drasticamente a 149 minuti nel secondo passaggio in sala. Riportato allo splendore originale nel director's cut (216 minuti) alla Mostra del Cinema di Venezia del 2012, oggi viene finalmente acclamato per quello che è: un sublime (post)western, un affresco dove la dimensione epica si mescola a una visione critica e anticonsolatoria dell'America capitalista (che è probabilmente il vero motivo dietro la sua ostracizzazione). Sarà forse anche un'opera diseguale ed eccessiva, ma le sequenze indimenticabili sono innumerevoli, dall'incipit – apparentemente scollato, ma cruciale – alla scena del ballo (autocitazione de Il cacciatore, 1978), fino alla grandiosa battaglia campale: quest'ultima, in particolare, può essere annoverata tra gli scontri a fuoco più spettacolari dell'intera storia del cinema. Un grande film sulla fondazione della società moderna americana, con tutte le sue contraddizioni messe in primo piano («Per i poveri sta diventando pericoloso vivere in questo paese»), che cambiò in peggio la storia di Hollywood, poiché da allora la libertà di azione dei registi si ridusse notevolmente. La colpa, tuttavia, non è di Cimino (la cui carriera fu rovinata per sempre), ma solo di chi non è riuscito a capirlo.
Maximal Interjector
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