Cella 211
Celda 211
2009
Paesi
Spagna, Francia
Generi
Azione, Drammatico
Durata
113 min.
Formato
Colore
Regista
Daniel Monzón
Attori
Alberto Ammann
Luis Tosar
Manuel Morón
Marta Etura
Antonio Resines
Carlos Bardem
Fernando Soto
Manolo Solo
Luis Zahera
Juan Oliver (Alberto Ammann), giovane guardia carceraria in giro di ricognizione nel carcere dove inizierà a lavorare il giorno dopo, per una fatale coincidenza rimane invischiato in una rivolta dei prigionieri, guidata dal carismatico e intelligente Malamadre (Luis Tosar). Il giovane sarà obbligato a fingere di essere un nuovo detenuto.

Film in cui la carne al fuoco è molta, e non sempre gli elementi si amalgamano bene, a partire dai due principali: la cronaca della rivolta (con annessa analisi dei suoi sottotesti sociali e politici) e il racconto della deriva del malcapitato Juan Oliver e del suo rapporto, quasi edipico, con Malamadre. Ciò non toglie, però, che le basi siano ottime e che il film di Daniel Monzón, oltre a risultare un oliato meccanismo di tensione, sia una lucida riflessione sul carcere come comunità speculare alla società esterna, fondato sulle stesse regole – il senso d'appartenenza e quello d'opportunità – e sulle medesime dinamiche. Esemplare è anche l'idea di come il contesto e lo stato d'animo del momento possano cancellare le convinzioni personali e portare a un adeguamento della propria interiorità. Una visione che supera i limiti della pura denuncia sociale (pur, tra le righe, presente) e che trova la sua forza nell'assenza di manicheismo nella rappresentazione dei due schieramenti, così come dei singoli personaggi. Otto Premi Goya, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista a Luis Tosar.
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