MaXXXine
MaXXXine
2024
Paesi
Usa, Canada
Genere
Horror
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Ti West
Attori
Mia Goth
Elizabeth Debicki
Moses Sumney
Michelle Monaghan
Bobby Cannavale
Lily Collins
Kevin Bacon
Halsey
Giancarlo Esposito
Uli Latukefu
Los Angeles, 1985. L'attrice Maxine Minx (Mia Goth) tenta di svoltare la propria carriera abbandonando il cinema a luci rosse. Nel frattempo la città è sconvolta da una serie di misteriosi omicidi ricondotti al braccio del serial killer denominato Night Stalker.

Terzo capitolo della saga di X, dopo X: A Sexy Horror Story e Pearl, MaXXXine mescola cinema slasher e modalità da thriller con venature erotiche degli anni Settanta e Ottanta. Ti West innesca un interessante gioco di specchi e riferimenti: Maxine, spregiudicata e sfuggente deve fare conti con il passato scabroso che la perseguita e che riaffiora proprio nel momento in cui accetta il ruolo da protagonista nell'horror da videostore La Puritana II. Il gioco di contrasti è evidente: presente e passato/vittima e carnefice a confronto nelle nuove vesti della puritana, così come il doppio ruolo di attrice in industrie attigue ma quantomai impermeabili. La regista del film (nel film), Elizabeth (Elizabeth Debicki) chiaro alter ego di West, deve fare i conti con le proprie ambizioni intellettuali costrette dalla marginalizzazione del ruolo delle donne alla regia e dai pregiudizi associati al genere horror e ai sequel. Genere che Elizabeth/West vorrebbe elevare in un discorso al di sopra delle categorizzazioni anche attraverso scelte anticonvenzionali, come quella di ingaggiare Maxine e di ispirarsi al sequel di Psycho, da cui MaXXXine sembra trarre ispirazione. Le citazioni sono numerose (il cerotto sul naso di Jack Nicholson in Chinatown, rimesso in scena da Kevin Bacon in questo film) e la tensione si sente per tutta la durata, nonostante una sceneggiatura che rischia spessore di girare a vuoto, soprattutto in un finale non troppo all'altezza. West riesce tuttavia con grande disinvoltura a rielaborare in chiave ironica temi roventi dell’industria cinematografica americana: il nuovo puritanesimo, l’ossessione per la fama, l’eterna discriminazione fra film di serie A e serie B. Imprescindibile il contributo di Mia Goth, qui anche in veste di produttrice esecutiva, anima e corpo plasmati a favore della controversa anti-eroina Maxine.
Maximal Interjector
Browser non supportato.