L'aereo più pazzo del mondo
Airplane!
Durata
88
Formato
Regista
Ted Striker (Robert Hays), ex pilota segnato da traumatiche esperienze di guerra, è deciso a riconquistare la sua vecchia fiamma Elaine (Julie Hagerty) e si imbarca sul volo per Chicago dove la donna presta servizio come hostess. Quando un'intossicazione alimentare mette fuori gioco il capitano Oveur (Peter Graves) e i suoi due co-piloti, il disastro pare inevitabile. L'unica speranza per l'aereo è proprio Striker che dovrà prendere in mano la situazione e combattere i fantasmi del suo passato.
Riprendendo piuttosto fedelmente la trama di Ora zero (1957) di Hall Bartlett e arricchendola di riferimenti ironici e divertiti a pellicole come Airport (1970) o L'inferno di cristallo (1974), il trio Zucker-Abrahams-Zucker dà vita ad una brillante rivisitazione in chiave farsesca del cinema hollywoodiano mainstream: dei suoi stilemi, dei suoi generi (kolossal catastrofico in primis) e dei suoi volti. Esemplari in tal senso le scelte di Peter Graves, Leslie Nielsen e Lloyd Bridges, noti al grande pubblico per ruoli drammatici, e qui reinventati come insolite spalle comiche, impassibili ed esilaranti. Dinamica e travolgente, la demenziale e irriverente comicità del film è sorretta da uno script efficace, in cui le trovate folli e surreali si susseguono in un crescendo delirante e irresistibile. Dallo slapstick al nonsense verbale, la comicità del film culmina in un citazionismo mai banalmente derivativo o autoreferenziale. Cameo per il pluricampione NBA Kareem Abdul-Jabbar. Seguito da L'aereo più pazzo del mondo…sempre più pazzo (1982).
Riprendendo piuttosto fedelmente la trama di Ora zero (1957) di Hall Bartlett e arricchendola di riferimenti ironici e divertiti a pellicole come Airport (1970) o L'inferno di cristallo (1974), il trio Zucker-Abrahams-Zucker dà vita ad una brillante rivisitazione in chiave farsesca del cinema hollywoodiano mainstream: dei suoi stilemi, dei suoi generi (kolossal catastrofico in primis) e dei suoi volti. Esemplari in tal senso le scelte di Peter Graves, Leslie Nielsen e Lloyd Bridges, noti al grande pubblico per ruoli drammatici, e qui reinventati come insolite spalle comiche, impassibili ed esilaranti. Dinamica e travolgente, la demenziale e irriverente comicità del film è sorretta da uno script efficace, in cui le trovate folli e surreali si susseguono in un crescendo delirante e irresistibile. Dallo slapstick al nonsense verbale, la comicità del film culmina in un citazionismo mai banalmente derivativo o autoreferenziale. Cameo per il pluricampione NBA Kareem Abdul-Jabbar. Seguito da L'aereo più pazzo del mondo…sempre più pazzo (1982).