Spettacolo di varietà
The Band Wagon
Durata
112
Formato
Regista
Per il divo Tony Hunter (Fred Astaire), dopo una carriera costellata di successi sullo schermo e sul palco, sembra arrivato purtroppo il momento del declino. Firma per una rivista diretta da Jeffrey Cordova (Jack Buchanan) e co-interpretata a fianco della giovane e talentuosa danzatrice Gaby (Cyd Charisse), ma non è convinto dalla piega “faustiana” presa dallo show. Dopo l'insuccesso della prima, dunque, prende le redini dell'operazione e la stravolge, scommettendo il tutto per tutto e vendendo, per finanziare la tournée, una sua collezione di oggetti d'arte: il suo coraggio lo premierà.
Straordinario apologo sulla forza d'animo ispirato a un musical di Broadway del 1931 (che vedeva già Astaire protagonista) e firmato da un Minnelli in forma smagliante e al massimo delle sue capacità. Il regista dirige un'opera-trapezio bellissima e libera, farcita di numeri musicali memorabili e con canzoni di Arthur Schwartz e Howard Dietz (come That's Entertainment! o la bellissima Dancing in the Dark, che accompagna un indimenticabile duetto al chiaro di luna tra Astaire e la Charisse): Spettacolo di varietà, oltre a essere una gioia per gli occhi e una delle punte di diamante dei musical prodotti da MGM, è un incredibile documento di dignità e glamour, cui Minnelli dedica l'anima e il corpo di un Fred Astaire probabilmente ai massimi storici e biografici. La sua vicenda di star in lieve declino e reduce da una serie di insuccessi (come The Belle of New York, 1952, di Charles Walters) si accosta diligentemente alla parabola di Tony Hunter, che ne diventa riflesso cinetico e filosofico in maniera quasi mitica. Nonostante le ottime critiche ricevute, però, il film non ebbe molto successo. Ed è un peccato, poiché si tratta di uno dei lavori di Minnelli più importanti in assoluto.
Straordinario apologo sulla forza d'animo ispirato a un musical di Broadway del 1931 (che vedeva già Astaire protagonista) e firmato da un Minnelli in forma smagliante e al massimo delle sue capacità. Il regista dirige un'opera-trapezio bellissima e libera, farcita di numeri musicali memorabili e con canzoni di Arthur Schwartz e Howard Dietz (come That's Entertainment! o la bellissima Dancing in the Dark, che accompagna un indimenticabile duetto al chiaro di luna tra Astaire e la Charisse): Spettacolo di varietà, oltre a essere una gioia per gli occhi e una delle punte di diamante dei musical prodotti da MGM, è un incredibile documento di dignità e glamour, cui Minnelli dedica l'anima e il corpo di un Fred Astaire probabilmente ai massimi storici e biografici. La sua vicenda di star in lieve declino e reduce da una serie di insuccessi (come The Belle of New York, 1952, di Charles Walters) si accosta diligentemente alla parabola di Tony Hunter, che ne diventa riflesso cinetico e filosofico in maniera quasi mitica. Nonostante le ottime critiche ricevute, però, il film non ebbe molto successo. Ed è un peccato, poiché si tratta di uno dei lavori di Minnelli più importanti in assoluto.