L'angelo del focolare

La giovane Ida (Astrid Holm) svolge il suo ruolo di madre e moglie in casa con devota dedizione, ma suo marito Victor (Johannes Meyer) la mortifica con un comportamento dispotico e arrogante. La vecchia bambinaia di Victor, Mads (Mathilde Nielsen), ricorre a un'intelligente soluzione per far comprendere all'uomo l'importanza del rispetto verso sua moglie.

Ambientato quasi esclusivamente in interni, il film è un kammerspiel da manuale, elegante e costruito sul minuzioso realismo della ricostruzione domestica. Eccellenti i tre interpreti principali, di cui Carl T. Dreyer riesce magistralmente a intrecciare sguardi, gesti, espressioni evocativi di sentimenti ed emozioni profonde. Su tutti si distingue, anche per le note di sottile umorismo della sua interpretazione, Mathilde Nielsen, anziana balia di Victor e preziosa alleata di Ida capace di riportare l'uomo a uno stato di completa sottomissione. Fu per Dreyer un enorme successo commerciale soprattutto in Francia, ideale trampolino di lancio per la realizzazione de La passione di Giovanna d'Arco (1928), un altro apologo su un martirio femminile.