L'ammutinamento del Caine
The Caine Mutiny
Durata
124
Formato
Regista
Il giovane guardiamarina Keith (Robert Francis) si imbarca sul dragamine Caine, dove viene assegnato come comandante il rigido capitano Queeg (Humphrey Bogart). Agli occhi degli ufficiali Maryk (Van Johnson) e Keefer (Fred MacMurray), Queeg si rivela presto un paranoico codardo segnato dagli anni della guerra, tanto da spingere i suoi uomini all'ammutinamento.
Prodotto da Stanley Kramer, è tra i più celebri film d'ambientazione militare della Hollywood classica, anche per merito di un cast stellare di prima qualità. Imperfetto e un po' monotono, ma recitato benissimo, è interessante perché racconta l'universo marziale con un'ambiguità di fondo: il Queeg impersonato da un grande Bogart è la quintessenza dell'ottusità ma anche delle turbe psichiche post guerra (tema caro a Edward Dmytrik, vedi precedenti come Odio implacabile, 1947), e tuttavia il finale e il personaggio di Ferrer (l'avvocato degli ammutinati) portano a sospendere il giudizio, suscitando nello spettatore più dubbi che certezze. Il romanzo di Herman Wouk da cui è tratto (pubblicato nel 1951) è stato insignito del premio Pulitzer. Pare che l'attore Michael Caine (al secolo Maurice Joseph Micklewhite Jr.) abbia assunto il suo nome d'arte proprio in omaggio alla pellicola.
Prodotto da Stanley Kramer, è tra i più celebri film d'ambientazione militare della Hollywood classica, anche per merito di un cast stellare di prima qualità. Imperfetto e un po' monotono, ma recitato benissimo, è interessante perché racconta l'universo marziale con un'ambiguità di fondo: il Queeg impersonato da un grande Bogart è la quintessenza dell'ottusità ma anche delle turbe psichiche post guerra (tema caro a Edward Dmytrik, vedi precedenti come Odio implacabile, 1947), e tuttavia il finale e il personaggio di Ferrer (l'avvocato degli ammutinati) portano a sospendere il giudizio, suscitando nello spettatore più dubbi che certezze. Il romanzo di Herman Wouk da cui è tratto (pubblicato nel 1951) è stato insignito del premio Pulitzer. Pare che l'attore Michael Caine (al secolo Maurice Joseph Micklewhite Jr.) abbia assunto il suo nome d'arte proprio in omaggio alla pellicola.