Anima e corpo
Body and Soul
Durata
104
Formato
Regista
Il campione del mondo di boxe Charlie Davis (John Garfield) sta per difendere il titolo contro un giovane sfidante, ma si è già venduto l'incontro. Steso sul lettino dello spogliatoio, rievoca il passato: giovane ebreo di modesta estrazione, trova nel suo talento il passaporto per la ricchezza. L'avidità lo porterà a trascurare gli affetti, a disprezzare le sue umili origini, a scendere a compromessi sempre più biechi con promoter, allibratori e gangster.
Nel vasto panorama di film sul mondo del pugilato, Anima e corpo è certamente un capitolo imprescindibile. La pellicola di Robert Rossen, grazie anche all'ottima sceneggiatura di Abraham Polonsky, è realistica e intensa, tanto da risultare un duro atto di accusa al marcio di un mondo popolato da individui senza scrupoli e, allo stesso tempo, un'acuta analisi dei meccanismi psicologici e sociali alla base della carriera dei pugili. Il personaggio principale, proletario, privo di risorse intellettuali, bramoso di distinzione e riconoscibilità, è tratteggiato con cura dal copione e dall'ottima performance di John Garfield. Curatissimo l'impianto visivo delle scene di combattimento, anche grazie al montaggio di Francis D. Lyon e Robert Parrish (meritatamente premiato con l'Oscar). Colonna sonora di Hugo Friedhofer, fotografia di James Wong Howe.
Nel vasto panorama di film sul mondo del pugilato, Anima e corpo è certamente un capitolo imprescindibile. La pellicola di Robert Rossen, grazie anche all'ottima sceneggiatura di Abraham Polonsky, è realistica e intensa, tanto da risultare un duro atto di accusa al marcio di un mondo popolato da individui senza scrupoli e, allo stesso tempo, un'acuta analisi dei meccanismi psicologici e sociali alla base della carriera dei pugili. Il personaggio principale, proletario, privo di risorse intellettuali, bramoso di distinzione e riconoscibilità, è tratteggiato con cura dal copione e dall'ottima performance di John Garfield. Curatissimo l'impianto visivo delle scene di combattimento, anche grazie al montaggio di Francis D. Lyon e Robert Parrish (meritatamente premiato con l'Oscar). Colonna sonora di Hugo Friedhofer, fotografia di James Wong Howe.