Giovani mariti
Durata
98
Formato
Regista
Antonio (Franco Interlenghi), Ettore (Antonio Cifariello), Franco (Ennio Girolami), Giulio (Raf Mattioli) e Marcello (Gérard Blain) sono cinque amici inseparabili: insieme trascorrono notti di schiamazzi e bevute, divertendosi alla loro maniera. Quando uno di loro decide di sposarsi, gli equilibri si incrineranno.
Dopo Marisa la civetta (1957), Mauro Bolognini affronta con maggiore profondità il discorso sulla gioventù del tempo. Lo script (firmato dal regista con Pier Paolo Pasolini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e Luciano Martino) tratteggia l'iter di maturazione di cinque giovani scapestrati alle prese con le prove dell'età adulta. Bolognini guarda a Federico Fellini e realizza il suo personale I vitelloni (1953), ma tinge l'opera di toni più cupi, che caratterizzano con intensità le inquadrature di una Lucca notturna (ben fotografata e reinventata da Armando Nannuzzi). Un film incisivo e personale, anche se l'eccessiva lentezza e qualche passaggio narrativo non cristallino minano la coerenza di base. In ogni caso, una tappa fondamentale nel percorso di un autore destinato ai fasti di La notte brava (1959). Musiche di Nino Rota. Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove vinse il premio per la migliore sceneggiatura.
Dopo Marisa la civetta (1957), Mauro Bolognini affronta con maggiore profondità il discorso sulla gioventù del tempo. Lo script (firmato dal regista con Pier Paolo Pasolini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e Luciano Martino) tratteggia l'iter di maturazione di cinque giovani scapestrati alle prese con le prove dell'età adulta. Bolognini guarda a Federico Fellini e realizza il suo personale I vitelloni (1953), ma tinge l'opera di toni più cupi, che caratterizzano con intensità le inquadrature di una Lucca notturna (ben fotografata e reinventata da Armando Nannuzzi). Un film incisivo e personale, anche se l'eccessiva lentezza e qualche passaggio narrativo non cristallino minano la coerenza di base. In ogni caso, una tappa fondamentale nel percorso di un autore destinato ai fasti di La notte brava (1959). Musiche di Nino Rota. Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove vinse il premio per la migliore sceneggiatura.