ARF
Durata
75
Formato
Regista
Arf è un bambino ma invece che parlare abbaia. Nato in un paese in guerra è stato salvato dalla deportazione dalla sua cagnolina Bianca. Cresciuto così in un branco di cani randagi, mezzo uomo e mezzo cane, il cucciolo d’uomo sa fare solo un verso: Arf! Quasi fosse un nuovo Mowgli non conosce la cattiveria umana e forse sarà proprio questo ciò che lo porterà a ottenere la libertà per se stesso e per gli altri bambini.
Un film d’animazione di 76 minuti ispirato al racconto di Anna Russo Il baffo del Dittatore, di cui firma anche la regia a fianco di Simona Cornacchia; è il primo lungometraggio per la casa di animazione bolognese Genoma Films. La colonna sonora è firmata da Tony Canto, così come Pace, la canzone di chiusura, interpretata da una voce nota al pubblico italiano: Simone Cristicchi. Seppur sembra ambientato durante la Seconda guerra mondiale (per chiari rimandi al nazismo) è un cartone che affronta temi fin troppo attuali quali la guerra e i diritti dell’infanzia. Tematiche assai complesse ma raccontate con netti contrasti: i colori grigi, le linee spigolose e atmosfera cupa si oppongono al verde brillante e la sinuosità dei prati verdi fuori dalla città. Presentato in anteprima al Sottodiciotto Film Festival di Torino (dicembre 2023) il film (probabilmente su ispirazione de Il bambino con il pigiama a righe e Jojo Rabbit) si prende gioco dell’identificazione con un dittatore tutt’altro che spaventoso e autoritario, il cui unico potere sta nei suoi baffi. Viene mostrata una visione estremamente semplificata del male, della cattiveria umana e della soluzione ad essa tanto che non può che essere una pellicola facilmente godibile solo per i più piccini, per le semplici modalità di animazione 2D, la caratterizzazioni estremamente elementari dei personaggi e la trama molto intuitiva. Per questo motivo non può che finire con lieto fine, con un messaggio di speranza (o forse un utopia), “dedicato ai bambini vittime di tutte le guerre”, affinché non ce ne siano più. Un cartoon perfetto per una domenica pomeriggio in famiglia vi aspetta dal 25 gennaio al cinema.
Un film d’animazione di 76 minuti ispirato al racconto di Anna Russo Il baffo del Dittatore, di cui firma anche la regia a fianco di Simona Cornacchia; è il primo lungometraggio per la casa di animazione bolognese Genoma Films. La colonna sonora è firmata da Tony Canto, così come Pace, la canzone di chiusura, interpretata da una voce nota al pubblico italiano: Simone Cristicchi. Seppur sembra ambientato durante la Seconda guerra mondiale (per chiari rimandi al nazismo) è un cartone che affronta temi fin troppo attuali quali la guerra e i diritti dell’infanzia. Tematiche assai complesse ma raccontate con netti contrasti: i colori grigi, le linee spigolose e atmosfera cupa si oppongono al verde brillante e la sinuosità dei prati verdi fuori dalla città. Presentato in anteprima al Sottodiciotto Film Festival di Torino (dicembre 2023) il film (probabilmente su ispirazione de Il bambino con il pigiama a righe e Jojo Rabbit) si prende gioco dell’identificazione con un dittatore tutt’altro che spaventoso e autoritario, il cui unico potere sta nei suoi baffi. Viene mostrata una visione estremamente semplificata del male, della cattiveria umana e della soluzione ad essa tanto che non può che essere una pellicola facilmente godibile solo per i più piccini, per le semplici modalità di animazione 2D, la caratterizzazioni estremamente elementari dei personaggi e la trama molto intuitiva. Per questo motivo non può che finire con lieto fine, con un messaggio di speranza (o forse un utopia), “dedicato ai bambini vittime di tutte le guerre”, affinché non ce ne siano più. Un cartoon perfetto per una domenica pomeriggio in famiglia vi aspetta dal 25 gennaio al cinema.