Berlino. Un vigile di nome Albert (Güstav Fröhlich) s'innamora di una ladra, Elsa (Betty Amann), che avrebbe dovuto portare al commissariato. La ragazza, però, ha già un amante (Hans Adalbert Schlettow) che, scoperta la tresca, si avventa contro Albert: quest'ultimo uccide il rivale e viene arrestato. Elsa riuscirà a scagionarlo.

Tipico esempio di film della Nuova Oggettività, filone tedesco di cui fanno parte lungometraggi come Lulù – Il vaso di Pandora (1929) o Diario di una donna perduta (1929) di Georg Wilhelm Pabst. Asfalto riprende molte delle tematiche già viste in altre pellicole simili (si pensi anche a La strada di Karl Grune del 1923) e risulta fin troppo derivativo e persino un po' furbetto nel mettere in scena elementi di facile presa, soprattutto per le scelte dei personaggi. Nonostante questo, i pregi non mancano ma, più che sulla narrazione, sono tutti inerenti all'apparato visivo: Joe May muove la macchina da presa come un maestro, e regala una serie di dissolvenze incrociate davvero suggestive. Notevole è anche la raffigurazione di un ambiente – povero (i bassifondi) e seducente (Elsa) – che affascina l'ingenuo vigile, abituato al suo mondo borghese dal quale (probabilmente) non era mai uscito prima.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica