Balla coi lupi
Dances with Wolves
Premi Principali
Oscar alla miglior regia 1991
Golden Globe alla miglior regia 1991
Durata
181
Formato
Regista
Durante la Guerra di secessione americana, il tenente nordista John Dunbar (Kevin Costner) decide di abbandonare la civiltà e di andare a vedere la frontiera prima che scompaia. Il contatto diretto con la tribù dei Sioux porta John, inizialmente restio e poi affascinato da una vita a stretto contatto con la natura, a maturare un sentimento di stima verso gli indiani (da cui sarà ribattezzato “Balla coi lupi”) e a scegliere di schierarsi contro la violenza e la sopraffazione dei bianchi.
Kevin Costner esordisce alla regia portando su grande schermo l'omonimo romanzo di Michael Blake (autore anche della sceneggiatura) e confrontandosi con un genere all'epoca fuori moda come il western. Il regista e interprete mette in discussione convenzioni narrative ormai obsolete e mostra la ferocia dell'uomo bianco, ben più selvaggio e spietato degli indiani, oppressi e rappresentati con insolita partecipazione affettiva e rispetto, come mostra la scelta di far interpretare da veri nativi americani e di mantenere l'uso della lingua Sioux (con relativi sottotitoli). Opera eterodossa, suggestiva e originale, capace di unire uno struggente lirismo visivo (grazie anche agli straordinari paesaggi del South Dakota, valorizzati al meglio) a una componente spettacolare di pregevole fattura (memorabili le scene di battaglia), grazie a una regia asciutta che guarda al realismo pur non disdegnando una costruzione immaginifica decisamente potente e spiazzante. Grande successo di pubblico e trionfo agli Oscar con sette statuette conquistate: miglior film, regia, sceneggiatura, colonna sonora, montaggio, fotografia e sonoro. Esiste un director's cut di 235 minuti che non aggiunge nulla di sostanziale.