Corpi
Cialo
Durata
90
Formato
Regista
Janusz (Janusz Gajos), coroner di professione, è rimasto vedovo con una figlia a carico (Justyna Suwala) che soffre di anoressia. Sempre più preoccupato per la ragazza, proverà a farla entrare in una clinica specializzata.
Aperto da un incipit suggestivo, Corpi tenta di sdrammatizzare i pesanti temi che si porta dietro utilizzando la carta dell'ironia. L'idea funziona solo in minima parte e finisce per superficializzare l'intero impianto della pellicola. Le iniziali premesse vengono stemperate in favore di una narrazione convenzionale e del tutto piatta, vittima di scelte discutibili (la conclusione, in primis) e di diversi momenti di stanca. Cosa ancor più grave per un prodotto di questo tipo: il coinvolgimento è al grado zero. Imperdonabile. Immeritatamente premiato con un Orso d'argento per la miglior regia (ex-aequo con Aferim! di Radu Jude) al Festival di Berlino 2015.
Aperto da un incipit suggestivo, Corpi tenta di sdrammatizzare i pesanti temi che si porta dietro utilizzando la carta dell'ironia. L'idea funziona solo in minima parte e finisce per superficializzare l'intero impianto della pellicola. Le iniziali premesse vengono stemperate in favore di una narrazione convenzionale e del tutto piatta, vittima di scelte discutibili (la conclusione, in primis) e di diversi momenti di stanca. Cosa ancor più grave per un prodotto di questo tipo: il coinvolgimento è al grado zero. Imperdonabile. Immeritatamente premiato con un Orso d'argento per la miglior regia (ex-aequo con Aferim! di Radu Jude) al Festival di Berlino 2015.