Peppino (Aldo Fabrizi), pescivendolo, lavora al mercato di Campo de' fiori. S'innamora di una sua cliente (Caterina Boratto), fascinosa e signorile, ed è deciso a sposarla, nonostante lei abbia già un figlio a carico: le cose andranno, però, molto diversamente.

Dopo Avanti c'è posto… (1942), la seconda prova cinematografica di Aldo Fabrizi che, nuovamente diretto da Mario Bonnard, dimostra la sua verve attoriale dando vita a un personaggio sfaccettato e ben scritto: Peppino, uomo cinico e sbruffone solo in apparenza, si rivelerà un semplice bonaccione che capirà, solo col tempo, quale sia la vera donna che fa per lui. Accanto a Fabrizi, c'è una convincente Anna Magnani, protagonista di alcune sequenze al mercato credibili e anticipatrici di quello spirito neorealista che stava per nascere. Peccato che, complessivamente, la pellicola non sia all'altezza, a causa di troppe svolte telefonate e di una parte centrale prolissa e piena di momenti di stanca. Qualcosa di buono s'intravede qua e là, ma non è poi tantissimo.
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