Come saltano i pesci
Durata
110
Formato
Regista
Matteo (Simone Riccioni) ha 26 anni e il sogno di essere assunto a Maranello come meccanico. Ha due genitori che lo amano e una sorellina down che lo considera il suo eroe. Quella di Matteo sembra una vita (quasi) perfetta, ma una telefonata farà sgretolare tutte le sue certezze e le sue speranze.
Thriller piuttosto canonico e mai sorprendente come dovrebbe, Come saltano i pesci segue una struttura classica, con il mistero di turno che si svela gradualmente e un fatto del passato che torna alla luce. Tutti i nodi vengono al pettine con l’approssimarsi della conclusione, ma ormai è troppo tardi: l’interesse verso la vicenda è scemato col passare dei minuti e l’intero copione è troppo ridondante e prolisso per riuscire ad appassionare al punto giusto. I personaggi sono scritti abbastanza bene e gli attori risultano discreti, ma non può bastare a nascondere le troppe ingenuità narrative e stilistiche. I temi importanti messi in campo sono diversi, e sfiorano anche alcune questioni morali tutt’altro che trascurabili, ma vengono trattati spesso superficialmente e quasi mai con lo spessore necessario. Evitabile.
Thriller piuttosto canonico e mai sorprendente come dovrebbe, Come saltano i pesci segue una struttura classica, con il mistero di turno che si svela gradualmente e un fatto del passato che torna alla luce. Tutti i nodi vengono al pettine con l’approssimarsi della conclusione, ma ormai è troppo tardi: l’interesse verso la vicenda è scemato col passare dei minuti e l’intero copione è troppo ridondante e prolisso per riuscire ad appassionare al punto giusto. I personaggi sono scritti abbastanza bene e gli attori risultano discreti, ma non può bastare a nascondere le troppe ingenuità narrative e stilistiche. I temi importanti messi in campo sono diversi, e sfiorano anche alcune questioni morali tutt’altro che trascurabili, ma vengono trattati spesso superficialmente e quasi mai con lo spessore necessario. Evitabile.