
I complessi
Durata
100
Formato
Commedia composta da tre episodi: Una giornata decisiva in cui il timido impiegato Raganelli (Nino Manfredi) cerca di conquistare una bella collega durante una gita aziendale; Il complesso della schiava nubiana che racconta le vicende del moralista Gildo Beozi (Ugo Tognazzi), alle prese con un omonimo playboy e una moglie apparsa in gioventù in un film scollacciato; Guglielmo il dentone racconto delle vicende dell'aspirante presentatore Bertone (Alberto Sordi), preparatissimo ma purtroppo afflitto da un difetto fisico difficile da nascondere.
I tre segmenti, rispettivamente diretti da Dino Risi, Franco Rossi e Luigi Filippo D'Amico, compongono un divertente affresco sull'Italia in pieno sviluppo economico. Dalla piccola realtà industriale, animata da relazioni extra-coniugali, fino all'emergente e sempre più potente Rai (con tanto di personaggi noti che recitano la parte di loro stessi). Una commedia ricca di dettagli, a tratti vittima di bozzettismo, che però si affida sicura a tre interpreti capaci di farla brillare con uno sguardo. Il migliore dei tre resta Il complesso della schiava nubiana, in cui uno straordinario Tognazzi dà vita a un iper-cattolico ottuso e ridicolo. Da ricordare anche la prova di Sordi, cinico come al solito, alle prese con dei denti extralarge. L'unico che non brilla è Manfredi, per via di un personaggio un po' scontato e poco spigliato.
I tre segmenti, rispettivamente diretti da Dino Risi, Franco Rossi e Luigi Filippo D'Amico, compongono un divertente affresco sull'Italia in pieno sviluppo economico. Dalla piccola realtà industriale, animata da relazioni extra-coniugali, fino all'emergente e sempre più potente Rai (con tanto di personaggi noti che recitano la parte di loro stessi). Una commedia ricca di dettagli, a tratti vittima di bozzettismo, che però si affida sicura a tre interpreti capaci di farla brillare con uno sguardo. Il migliore dei tre resta Il complesso della schiava nubiana, in cui uno straordinario Tognazzi dà vita a un iper-cattolico ottuso e ridicolo. Da ricordare anche la prova di Sordi, cinico come al solito, alle prese con dei denti extralarge. L'unico che non brilla è Manfredi, per via di un personaggio un po' scontato e poco spigliato.