Incontriamoci a Saint Louis
Meet Me in St. Louis
Durata
113
Formato
Regista
1903, St. Louis. La famiglia Smith viene scombussolata dall'esigenza di doversi trasferire a New York e abbandonare l'amata cittadina di provincia. Esther (Judy Garland), figlia diciassettenne dell'avvocato Alonzo (Leon Ames), è forse quella che più soffre del distacco da St. Louis, a causa della recente infatuazione per John (Tom Drake), simpatico ragazzo del posto.
Dramma e commedia, musical, buoni sentimenti e una vocazione innegabile alla melassa si alternano con sensibilità in una delle opere più importanti e fortunate di Vincente Minnelli, che imbastisce un poderoso film d'altri tempi alle prese con dipendenze e separazioni (geografiche e affettive) rese con straordinaria tensione narrativa ed enorme dolcezza. Poco importano i momenti più indulgenti, o gli scivoloni verso una convenzionale retorica: vitale, sgargiante e colorata, come l'anima del suo autore, la pellicola restituisce la grandezza di una poetica genuinamente ottimista. Grande prova di Judy Garland (che di Minnelli, incrociato su questo set, sarebbe stata moglie per circa un lustro): l'attrice con il volto più buffo e al contempo doloroso di sempre consegna alla storia del cinema una rendition straordinaria di Have Yourself a Merry Little Christmas, un momento indimenticabile che condivide con la piccola Margaret O'Brien (Oscar giovanile come attrice rivelazione dell'anno). Il tipico, sfarzoso, prodotto MGM. Ispirato ai racconti di Sally Benson (1903-1972), pubblicati sul New Yorker tra il 1941 e il 1942 e raccolti nel volume 5135 Kensington.
Dramma e commedia, musical, buoni sentimenti e una vocazione innegabile alla melassa si alternano con sensibilità in una delle opere più importanti e fortunate di Vincente Minnelli, che imbastisce un poderoso film d'altri tempi alle prese con dipendenze e separazioni (geografiche e affettive) rese con straordinaria tensione narrativa ed enorme dolcezza. Poco importano i momenti più indulgenti, o gli scivoloni verso una convenzionale retorica: vitale, sgargiante e colorata, come l'anima del suo autore, la pellicola restituisce la grandezza di una poetica genuinamente ottimista. Grande prova di Judy Garland (che di Minnelli, incrociato su questo set, sarebbe stata moglie per circa un lustro): l'attrice con il volto più buffo e al contempo doloroso di sempre consegna alla storia del cinema una rendition straordinaria di Have Yourself a Merry Little Christmas, un momento indimenticabile che condivide con la piccola Margaret O'Brien (Oscar giovanile come attrice rivelazione dell'anno). Il tipico, sfarzoso, prodotto MGM. Ispirato ai racconti di Sally Benson (1903-1972), pubblicati sul New Yorker tra il 1941 e il 1942 e raccolti nel volume 5135 Kensington.