Così è la vita
Durata
108
Formato
Il detenuto Aldo (Aldo Baglio), mentre viene scortato in tribunale, prende in ostaggio il poliziotto Giacomo (Giacomo Poretti) e il passante Giovanni (Giovanni Storti). Per i tre, nella vita infelici e frustrati, sarà l'inizio di una incredibile avventura.
Sulla scia dell'enorme successo di Tre uomini e una gamba (1997), il trio comico ci riprova e, sempre con l'aiuto di Massimo Venier, firma una commedia dalle ambizioni più elevate e dal tono esistenzialista. Marina Massironi, di cui stavolta si invaghisce Aldo, è chiamata a interpretare un misterioso personaggio angelico che accompagna i tre in una riflessione dalle profonde aspirazioni sul senso della vita e della morte. I discorsi filosofici però poco si accordano con le gag e gli sketch nuovamente recuperati dal passato teatrale e televisivo dei tre (come quello dei gangster che apre il film) e l'insieme finisce per avere un'aria confusa e molto meno efficace rispetto al capitolo precedente. Anche qui non mancano le citazioni, da Pulp Fiction (1994) a Un tranquillo weekend di paura (1972). Nel ruolo del rozzo cognato di Giacomo c'è un allora sconosciuto Francesco Pannofino. Colonna sonora dei Negrita.
Sulla scia dell'enorme successo di Tre uomini e una gamba (1997), il trio comico ci riprova e, sempre con l'aiuto di Massimo Venier, firma una commedia dalle ambizioni più elevate e dal tono esistenzialista. Marina Massironi, di cui stavolta si invaghisce Aldo, è chiamata a interpretare un misterioso personaggio angelico che accompagna i tre in una riflessione dalle profonde aspirazioni sul senso della vita e della morte. I discorsi filosofici però poco si accordano con le gag e gli sketch nuovamente recuperati dal passato teatrale e televisivo dei tre (come quello dei gangster che apre il film) e l'insieme finisce per avere un'aria confusa e molto meno efficace rispetto al capitolo precedente. Anche qui non mancano le citazioni, da Pulp Fiction (1994) a Un tranquillo weekend di paura (1972). Nel ruolo del rozzo cognato di Giacomo c'è un allora sconosciuto Francesco Pannofino. Colonna sonora dei Negrita.