Strafumati

Dale Denton (Seth Rogen) è un nullafacente che passa le proprio giornate a fumare marijuana con Saul Silver (James Franco), suo amico e spacciatore che gli procura l'erba. Un giorno però i due protagonisti assistono a un omicidio in cui sono coinvolti dei boss locali e sono costretti a fuggire.

David Gordon Green vira inaspettatamente verso la commedia demenziale, sotto l'ala del più sgamato Judd Apatow (che qui produce). Abbandonati i film indipendenti come George Washington (2000) e Undertow (2007), il regista dirige un road movie interamente poggiato sulle spalle dei protagonisti Seth Rogen e James Franco. Due trentenni che non vogliono crescere e che, tra una gag e l'altra, cercano di salvarsi da una situazione pericolosa. La mano di Gordon Green è inesistente, più forte l'impronta di Apatow e del suo cinema assoluto padrone al botteghino. Piuttosto gradevole, ma l'eccessiva lunghezza è un limite troppo grande da superare. Nel mondo il film ha superato i 100 milioni di dollari d'incasso, e negli States è stato vietato ai minori di 14 anni.