
Viva la vita
Viva la vie!
Durata
106
Formato
Regista
In un mondo dove la guerra nucleare sembra imminente, il ricco imprenditore Michel Perrin (Michel Piccoli) comincia a scomparire improvvisamente insieme alla giovane attrice Sarah Gaucher (Evelyne Bouix), senza ricordare nulla. Dopo la terza sparizione, i due avranno un messaggio da lanciare al mondo.
In una mise en abyme di generi (fantascienza, spionaggio, commedia sentimentale) e sogni pacifisti e antiatomici (o meglio, incubi in cui il sole non sorge più e la terra viene destinata a una nuova era glaciale), Claude Lelouch immerge se stesso anche nel profilmico, presentando in prima persona Viva la vita all'inizio della pellicola e dichiarando l'omertà per non rovinare la sorpresa agli spettatori. La promessa è mantenuta, ma consolatoria di un finale fin troppo architettato: lo spiazzamento ricercato nella fantascienza è disatteso, si sperimenta poco e si seguono binari e convenzioni ampiamente consolidati. In fondo, non rimane praticamente nulla da ricordare, fatta eccezion per la canzone di Didier Barbelivien, Viva la vie. Cameo di un giovanissimo Denis Lavant.
In una mise en abyme di generi (fantascienza, spionaggio, commedia sentimentale) e sogni pacifisti e antiatomici (o meglio, incubi in cui il sole non sorge più e la terra viene destinata a una nuova era glaciale), Claude Lelouch immerge se stesso anche nel profilmico, presentando in prima persona Viva la vita all'inizio della pellicola e dichiarando l'omertà per non rovinare la sorpresa agli spettatori. La promessa è mantenuta, ma consolatoria di un finale fin troppo architettato: lo spiazzamento ricercato nella fantascienza è disatteso, si sperimenta poco e si seguono binari e convenzioni ampiamente consolidati. In fondo, non rimane praticamente nulla da ricordare, fatta eccezion per la canzone di Didier Barbelivien, Viva la vie. Cameo di un giovanissimo Denis Lavant.