Dogtown and Z-Boys
Dogtown and Z-Boys
Durata
91
Formato
Regista
California, anni Settanta. Formazione ed evoluzione degli Z-Boys, gruppo di surfisti cresciuti nel quartiere di Dogtown e decisi a influenzare anche il mondo dello skateboarding. Le loro incursioni abusive nelle piscine di Beverly Hills segneranno un'epoca.
«Gli Z-Boys stavano sempre tra di loro. Eravamo un gruppo talmente unito che attingevamo alle qualità di ognuno per creare uno stile che alla fine si rivelò unico. Il nostro stile individuale era una combinazione del lavoro di gruppo». Stacy Peralta, ex componente dei celebri Z-Boys insieme a Tony Alva, Jay Adams, Wentzle Ruml, Bob Biniak, Jim Muir, Nathan Pratt e Shogo Kubo, ne tratteggia gesta e ideali in questo documentario sentito ed esaltante, testimonianza primaria di una certa cultura giovanile che caratterizzò (ben più di quanto si possa pensare) la dolente America degli anni Settanta. Ritmo, adrenalina, acrobazie talmente ardite da lasciare senza fiato: Dogtown and Z-Boys colpisce indubbiamente nel segno, stimolando eccitazione e coinvolgimento spettatoriale, nonché uno strisciante rimpianto per un'epoca ormai definitivamente tramontata. Anche se l'evidente faziosità del punto di vista registico spinge il pedale dell'apologia gratuita, risultando a tratti un po' stucchevole. Voce narrante di Sean Penn. Peralta tornerà sul tema sceneggiando Lords of Dogtown (2005) di Catherine Hardwicke.
«Gli Z-Boys stavano sempre tra di loro. Eravamo un gruppo talmente unito che attingevamo alle qualità di ognuno per creare uno stile che alla fine si rivelò unico. Il nostro stile individuale era una combinazione del lavoro di gruppo». Stacy Peralta, ex componente dei celebri Z-Boys insieme a Tony Alva, Jay Adams, Wentzle Ruml, Bob Biniak, Jim Muir, Nathan Pratt e Shogo Kubo, ne tratteggia gesta e ideali in questo documentario sentito ed esaltante, testimonianza primaria di una certa cultura giovanile che caratterizzò (ben più di quanto si possa pensare) la dolente America degli anni Settanta. Ritmo, adrenalina, acrobazie talmente ardite da lasciare senza fiato: Dogtown and Z-Boys colpisce indubbiamente nel segno, stimolando eccitazione e coinvolgimento spettatoriale, nonché uno strisciante rimpianto per un'epoca ormai definitivamente tramontata. Anche se l'evidente faziosità del punto di vista registico spinge il pedale dell'apologia gratuita, risultando a tratti un po' stucchevole. Voce narrante di Sean Penn. Peralta tornerà sul tema sceneggiando Lords of Dogtown (2005) di Catherine Hardwicke.