Extraordinary Tales
Extraordinary Tales
Durata
73
Formato
Regista
Cinque racconti dal genio di Edgar Allan Poe (La caduta della casa degli Usher, Il cuore rivelatore, La verità sul caso di Mr. Valdemar, Il pozzo e il pendolo e La maschera della morte rossa) interpretati da narratori d’eccezione.
Il regista spagnolo Raul Garcia, animatore di scuola Disney, si accolla l’onore (e l’onere) di condensare cinque tra i più celebri racconti del maestro del brivido in un unico lungometraggio d’animazione: compito non semplice, affrontato fortunatamente senza eccessive sperimentazioni dal punto di vista narrativo suddividendo il film in cinque separati segmenti inframmezzati da un efficace legante (Poe incarnato in un corvo che all’interno di un cimitero dialoga con la Morte e commenta le proprie opere). Se Garcia ha saggiamente mantenuto un punto di vista neutro sulla parola “poeiana”, visivamente non ha di certo lesinato con la sperimentazione. Cinque stili differenti contrastano e rappresentano, alternativamente, il valore aggiunto o il punto debole del racconto: se il design ispirato alle tavole del fumettista Alberto Breccia unito alla voce narrante di Bela Lugosi (proveniente da una vecchia registrazione) lasciano il segno ne Il cuore rivelatore, lo stesso non si può dire per la fredda animazione computerizzata de Il pozzo e il pendolo, accompagnata dallo stanco voice-over di Guillermo del Toro, probabilmente il peggiore dei segmenti. Per La caduta della casa degli Usher non si poteva aspirare a nulla di meglio che alla profondità della voce antica di Christopher Lee, purtroppo sprecata in un racconto penalizzato da una grafica eccessivamente moderna. La scelta di lasciare quasi unicamente alle immagini il compito di rievocare le malsane atmosfere de “La maschera della morte rossa” (eccetto qualche frase del principe Prospero doppiato dal regista Roger Corman) minimizza l’importanza fondamentale della parola di Poe, mentre più canonico appare La verità sul caso di Mr. Valdemar, animazione di stampo fumettistico con le fattezze del protagonista che si rifanno palesemente a Vincent Price. Un film per certi aspetti coraggioso, che sfortunatamente a tratti sottovaluta il peso dell’espressione letteraria di Poe (davvero troppo pochi 73 minuti). Di sicuro un prodotto apprezzabile più dai fan dello scrittore statunitense che dai neofiti dell’argomento.
Il regista spagnolo Raul Garcia, animatore di scuola Disney, si accolla l’onore (e l’onere) di condensare cinque tra i più celebri racconti del maestro del brivido in un unico lungometraggio d’animazione: compito non semplice, affrontato fortunatamente senza eccessive sperimentazioni dal punto di vista narrativo suddividendo il film in cinque separati segmenti inframmezzati da un efficace legante (Poe incarnato in un corvo che all’interno di un cimitero dialoga con la Morte e commenta le proprie opere). Se Garcia ha saggiamente mantenuto un punto di vista neutro sulla parola “poeiana”, visivamente non ha di certo lesinato con la sperimentazione. Cinque stili differenti contrastano e rappresentano, alternativamente, il valore aggiunto o il punto debole del racconto: se il design ispirato alle tavole del fumettista Alberto Breccia unito alla voce narrante di Bela Lugosi (proveniente da una vecchia registrazione) lasciano il segno ne Il cuore rivelatore, lo stesso non si può dire per la fredda animazione computerizzata de Il pozzo e il pendolo, accompagnata dallo stanco voice-over di Guillermo del Toro, probabilmente il peggiore dei segmenti. Per La caduta della casa degli Usher non si poteva aspirare a nulla di meglio che alla profondità della voce antica di Christopher Lee, purtroppo sprecata in un racconto penalizzato da una grafica eccessivamente moderna. La scelta di lasciare quasi unicamente alle immagini il compito di rievocare le malsane atmosfere de “La maschera della morte rossa” (eccetto qualche frase del principe Prospero doppiato dal regista Roger Corman) minimizza l’importanza fondamentale della parola di Poe, mentre più canonico appare La verità sul caso di Mr. Valdemar, animazione di stampo fumettistico con le fattezze del protagonista che si rifanno palesemente a Vincent Price. Un film per certi aspetti coraggioso, che sfortunatamente a tratti sottovaluta il peso dell’espressione letteraria di Poe (davvero troppo pochi 73 minuti). Di sicuro un prodotto apprezzabile più dai fan dello scrittore statunitense che dai neofiti dell’argomento.