
La fossa dei serpenti
The Snake Pit
Premi Principali

Coppa Volpi per la miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia 1949
Durata
108
Formato
Regista
Una giovane sposina (Olivia de Havilland) perde completamente la memoria e sembra non riuscire più a recuperare il suo passato. Le cure amorevoli del marito (Mark Stevens) non bastano, così l'uomo decide di portarla in un ospedale psichiatrico. Qui, sotto l'attenzione del dottor Kik (Leo Genn), la giovane farà notevoli progressi, ma per far tornare tutto come prima ci vorrà ben altro.
Prendendo le mosse da un soggetto tanto stimolante quanto spinoso, Anatole Litvak firma uno dei suoi film più riusciti e interessanti, puntando su una storia cupa e su un'ambientazione tetra. Il regista riesce a trasmettere l'angoscia vissuta dalla protagonista e la claustrofobia dell'istituto in cui si trova, grazie anche alla notevole performance di Olivia de Havilland in uno dei ruoli più intensi e memorabili della sua carriera. Dimostrando anche una certa dose di coraggio, il film mette abilmente in luce le cure psichiatriche adottate in quegli anni, senza aver timore di schierarsi e senza cercare di sollevare scalpore (cosa che effettivamente all'epoca si verificò). Notevole formalmente e potente nei contenuti, assolutamente da vedere.
Prendendo le mosse da un soggetto tanto stimolante quanto spinoso, Anatole Litvak firma uno dei suoi film più riusciti e interessanti, puntando su una storia cupa e su un'ambientazione tetra. Il regista riesce a trasmettere l'angoscia vissuta dalla protagonista e la claustrofobia dell'istituto in cui si trova, grazie anche alla notevole performance di Olivia de Havilland in uno dei ruoli più intensi e memorabili della sua carriera. Dimostrando anche una certa dose di coraggio, il film mette abilmente in luce le cure psichiatriche adottate in quegli anni, senza aver timore di schierarsi e senza cercare di sollevare scalpore (cosa che effettivamente all'epoca si verificò). Notevole formalmente e potente nei contenuti, assolutamente da vedere.