Figaro e la sua gran giornata
Durata
85
Formato
Regista
Una compagnia lirica vorrebbe mettere in scena il Barbiere di Siviglia di Rossini ma poco prima della rappresentazione il cavalier Basoto (Gianfranco Giacchetti), che è a capo del progetto, si trova a dover cercare al più presto una sostituta della primadonna. La scelta cade su una giovane locale (Leda Gloria) che porterà con sé diversi guai.
Tratto dalla commedia Ostrega che sbrego! di Arnaldo Fraccaroli, Figaro e la sua gran giornata è una pellicola nel complesso piuttosto scialba: prendendo le mosse da un soggetto poco cinematografico, il regista fa quel che può per risollevare le sorti del lavoro, cercando di puntare su un registro da commedia leggera, gradevole e godibile. L'intento di Camerini è però solo parzialmente riuscito, con una prima parte alquanto buffa e ritmata che però si sfilaccia presto, costringendo la narrazione a ripiegarsi su se stessa. A lungo andare la visione perde attrattiva riciclandosi su se stessa. Il film non ha ben presente quali dovrebbero essere i suoi obiettivi e si limita a raccontare il tutto senza troppo entusiasmo: la cura registica non manca ma l'insieme non tiene la durata. Evitabile.
Tratto dalla commedia Ostrega che sbrego! di Arnaldo Fraccaroli, Figaro e la sua gran giornata è una pellicola nel complesso piuttosto scialba: prendendo le mosse da un soggetto poco cinematografico, il regista fa quel che può per risollevare le sorti del lavoro, cercando di puntare su un registro da commedia leggera, gradevole e godibile. L'intento di Camerini è però solo parzialmente riuscito, con una prima parte alquanto buffa e ritmata che però si sfilaccia presto, costringendo la narrazione a ripiegarsi su se stessa. A lungo andare la visione perde attrattiva riciclandosi su se stessa. Il film non ha ben presente quali dovrebbero essere i suoi obiettivi e si limita a raccontare il tutto senza troppo entusiasmo: la cura registica non manca ma l'insieme non tiene la durata. Evitabile.