A Man Called Hero
Jung wa ying hong
Durata
116
Formato
Regista
Dopo aver ricevuto in dono la Spada Rossa come cimelio di famiglia, il giovane Hero (Ekin Cheng) diventa discepolo del Maestro Pride (Anthony Wong). La felicità del giovane durerà poco, visto che la famiglia viene trucidata da una banda di trafficanti proveniente dagli Stati Uniti. Vendicatosi in maniera altrettanto sanguinaria, Hero è costretto a fuggire in America, dove il figlio si metterà sulle sue tracce vent'anni più tardi.
Tratto liberamente dall'omonimo fumetto cinese Chinese Hero: Tales of the Blood Sword di Ma Wing Sheng, autore dell'opera da cui Andrew Lau aveva già adattato il precedente The Storm Riders (1998), A Man Called Hero è un action che, con un uso abbondante di effetti speciali (premiati tra l'altro con il Golden Horse Award nel 1999), cerca di creare il feeling perfetto tra cinema e fumetto, senza però riuscirci in maniera del tutto convincente. Così come non convince pienamente la sceneggiatura, che se da una parte risulta interessante grazie a una particolare struttura a flashback, dall'altra contiene troppi personaggi e troppe vicende che si incastrano tra loro, rendendo poco chiara la linea narrativa principale.
Tratto liberamente dall'omonimo fumetto cinese Chinese Hero: Tales of the Blood Sword di Ma Wing Sheng, autore dell'opera da cui Andrew Lau aveva già adattato il precedente The Storm Riders (1998), A Man Called Hero è un action che, con un uso abbondante di effetti speciali (premiati tra l'altro con il Golden Horse Award nel 1999), cerca di creare il feeling perfetto tra cinema e fumetto, senza però riuscirci in maniera del tutto convincente. Così come non convince pienamente la sceneggiatura, che se da una parte risulta interessante grazie a una particolare struttura a flashback, dall'altra contiene troppi personaggi e troppe vicende che si incastrano tra loro, rendendo poco chiara la linea narrativa principale.