Marcel!
Durata
93
Formato
Regista
Una bambina (Maayane Conti) brama l'amore di sua madre (Alba Rohrwacher), che tuttavia ha occhi solo per il suo cane, Marcel. A causa di un evento imprevisto, madre e figlia sono costrette a partire per un lungo viaggio, capace di farle riavvicinare.
Esordio alla regia dell’attrice Jasmine Trinca, Marcel! è un’opera fortemente autobiografica, in cui l’autrice rielabora in particolare il rapporto ingombrante con una madre sui generis che aveva già sviluppato nel di poco precedente cortometraggio BMM - Being My Mom (2020), anch’esso interpretato da Alba Rohrwacher e dalla giovane Conti, in quel caso impegnate a trascinare una valigia pesantissima per le strade di Roma. Il ritratto della figura materna, distratta e ingombrante, artista di strada e teatrante per le vie dei quartieri romani di Testaccio e Garbatella nei primi anni ’80, presta il fianco a un coming of age familiare asfittico, nonostante i blandi slanci felliniani, e dal respiro assai ridotto, che non si eleva mai al di sopra del bozzetto bidimensionale e delle sparute pennellate proposte senza troppa organicità, mancando un’elaborazione drammaturgia e psicologica del vissuto delle due protagonista e trincerandosi dietro frasi declamanti e didascaliche come “All’arte si deve la vita”. Il nome del cane è un chiaro riferimento a Marcel Marceau ed è significativo che lo sguardo della Trinca tenda a sottolineare la dimensione anzitutto corporea della presenza scenica della Rohrwacher, ma il tutto somiglia sempre allo schizzo preparatorio di un film di più ampia portata, evocato a più riprese ma mai davvero materializzato, con qualche eccesso verboso di troppo a tentare di occultare e sovrastare una mancata pienezza sul piano visivo e qualche parentesi straniante (la sequenza degli imitatori di Albano e Romina, ad esempio) non pienamente a fuoco. Nel cast si segnalano i camei di Valeria Golino, che ha diretto proprio Trinca nel suo esordio alla regia Miele (2013), Valentina Cervi e un’irriconoscibile Paola Cortellesi, mentre Giovanna Ralli torna al cinema dopo molti anni nei panni della nonna. Presentato al Festival di Cannes 2022 come proiezione speciale, nell’anno in cui Jasmine Trinca è stata membro della giuria del Concorso ufficiale presieduta da Vincent Lindon.
Esordio alla regia dell’attrice Jasmine Trinca, Marcel! è un’opera fortemente autobiografica, in cui l’autrice rielabora in particolare il rapporto ingombrante con una madre sui generis che aveva già sviluppato nel di poco precedente cortometraggio BMM - Being My Mom (2020), anch’esso interpretato da Alba Rohrwacher e dalla giovane Conti, in quel caso impegnate a trascinare una valigia pesantissima per le strade di Roma. Il ritratto della figura materna, distratta e ingombrante, artista di strada e teatrante per le vie dei quartieri romani di Testaccio e Garbatella nei primi anni ’80, presta il fianco a un coming of age familiare asfittico, nonostante i blandi slanci felliniani, e dal respiro assai ridotto, che non si eleva mai al di sopra del bozzetto bidimensionale e delle sparute pennellate proposte senza troppa organicità, mancando un’elaborazione drammaturgia e psicologica del vissuto delle due protagonista e trincerandosi dietro frasi declamanti e didascaliche come “All’arte si deve la vita”. Il nome del cane è un chiaro riferimento a Marcel Marceau ed è significativo che lo sguardo della Trinca tenda a sottolineare la dimensione anzitutto corporea della presenza scenica della Rohrwacher, ma il tutto somiglia sempre allo schizzo preparatorio di un film di più ampia portata, evocato a più riprese ma mai davvero materializzato, con qualche eccesso verboso di troppo a tentare di occultare e sovrastare una mancata pienezza sul piano visivo e qualche parentesi straniante (la sequenza degli imitatori di Albano e Romina, ad esempio) non pienamente a fuoco. Nel cast si segnalano i camei di Valeria Golino, che ha diretto proprio Trinca nel suo esordio alla regia Miele (2013), Valentina Cervi e un’irriconoscibile Paola Cortellesi, mentre Giovanna Ralli torna al cinema dopo molti anni nei panni della nonna. Presentato al Festival di Cannes 2022 come proiezione speciale, nell’anno in cui Jasmine Trinca è stata membro della giuria del Concorso ufficiale presieduta da Vincent Lindon.