Il mattino ha l'oro in bocca
Durata
105
Formato
Regista
Marco (Elio Germano) è il deejay di una radio fiorentina locale, dove viene iniziato al vizio del gioco: il centro scommesse diventa la sua seconda casa, ma non si rende conto della sua dipendenza. Quando gli viene offerto un posto a Radio Deejay accetta e si trasferisce a Milano, affermandosi a livello nazionale, ma le vecchie abitudini non lo abbandonano.
Il film è tratto da Il giocatore – Ogni scommessa è debito, l'autobiografia di Marco Baldini, il noto deejay radiofonico afflitto dal vizio del gioco. Oltre a una bella colonna sonora, però, rimane ben poco: il racconto è semplicistico, manca di sostanza e i personaggi di contorno restano appena accennati sullo sfondo, mentre il protagonista è appiattito e poco coinvolgente. La regia è inconsistente, priva di qualsiasi guizzo, e la narrazione si trascina stancamente da sé, non riuscendo a rappresentare efficacemente né l'ascesa del conduttore, né il suo problema: tutto viene lasciato in sospeso, accontentandosi di affidare il film a Elio Germano, un attore generalmente bravo, ma in questo ruolo non pienamente convincente.
Il film è tratto da Il giocatore – Ogni scommessa è debito, l'autobiografia di Marco Baldini, il noto deejay radiofonico afflitto dal vizio del gioco. Oltre a una bella colonna sonora, però, rimane ben poco: il racconto è semplicistico, manca di sostanza e i personaggi di contorno restano appena accennati sullo sfondo, mentre il protagonista è appiattito e poco coinvolgente. La regia è inconsistente, priva di qualsiasi guizzo, e la narrazione si trascina stancamente da sé, non riuscendo a rappresentare efficacemente né l'ascesa del conduttore, né il suo problema: tutto viene lasciato in sospeso, accontentandosi di affidare il film a Elio Germano, un attore generalmente bravo, ma in questo ruolo non pienamente convincente.