La mia brillante carriera
My Brilliant Career
Durata
100
Formato
Regista
Siamo nel 1897, Sybilla (Judy Davis), figlia di un agricoltore australiano e di una borghese, rinuncia a un matrimonio di convenienza e si adatta a insegnare in una scuola di campagna per essere libera di seguire la sua vena letteraria. La sua caparbietà sarà premiata: la sua opera prima sarà pubblicata da un editore inglese.
Tratto da un romanzo di Miles Franklin e sceneggiato da Eleanor Witcombe, l'opera prima della regista Armstrong è una commedia in costume che presenta alcune delle migliori prerogative del genere, tanto da poter fungere efficacemente da modello per tante altre produzioni meno ispirate e più scolorite. Curato nei dettagli, negli scorci e nelle calzanti scelte fotografiche e scenografiche, il film è confezionato con eleganza e mostra una buona ricostruzione dell'epoca storica in cui è ambientato, con dovizia di particolari e puntigliosità di riferimenti: tutte caratteristiche che di sicuro contribuiscono ad accrescere l'immedesimazione e la verosimiglianza. Deliziosa, oltretutto, l'interpretazione della protagonista. Prima opera australiana presentata al festival di Cannes, questa pellicola in costume è il classico racconto di una volitiva personalità femminile, non scevro da derive femministe un po' esacerbate ed eccessive, ma gustoso per tatto, stile, citazioni.
Tratto da un romanzo di Miles Franklin e sceneggiato da Eleanor Witcombe, l'opera prima della regista Armstrong è una commedia in costume che presenta alcune delle migliori prerogative del genere, tanto da poter fungere efficacemente da modello per tante altre produzioni meno ispirate e più scolorite. Curato nei dettagli, negli scorci e nelle calzanti scelte fotografiche e scenografiche, il film è confezionato con eleganza e mostra una buona ricostruzione dell'epoca storica in cui è ambientato, con dovizia di particolari e puntigliosità di riferimenti: tutte caratteristiche che di sicuro contribuiscono ad accrescere l'immedesimazione e la verosimiglianza. Deliziosa, oltretutto, l'interpretazione della protagonista. Prima opera australiana presentata al festival di Cannes, questa pellicola in costume è il classico racconto di una volitiva personalità femminile, non scevro da derive femministe un po' esacerbate ed eccessive, ma gustoso per tatto, stile, citazioni.