Un milione di modi per morire nel West

Arizona, fine dell'Ottocento. Albert (Seth MacFarlane) si tira indietro in uno scontro a fuoco, causando tragiche conseguenze: la fidanzata lo lascia per la vergogna e lui si ritrova a badare a un gregge di pecore. L'arrivo in città di una donna misteriosa (Charlize Theron), per la quale perderà la testa, gli farà tornare i giusti stimoli. Peccato che la bella straniera sia già sposata con un temibile pistolero (Liam Neeson).

Secondo lungometraggio di Seth MacFarlane dopo il fortunato Ted (2012), Un milione di modi per morire nel West è una sorta di (ennesima) parodia del genere western, ormai incapace di divertire e di sorprendere. La regia, firmata dal noto creatore della serie animata I Griffin, è al grado zero, le risate faticano ad arrivare e non basta una lunga serie di camei (tra cui Christopher Lloyd nei panni del "suo" Doc Brown della saga di Ritorno al futuro) per nascondere i buchi di una sceneggiatura piena di falle e momenti vuoti. Le sequenze divertenti – unica cosa che conta in una pellicola di questo tipo – sono piuttosto rare e manca quel cinismo sarcastico che aveva resto Ted quantomeno più interessante. Ben poco espressivo, MacFarlane avrebbe fatto meglio a rimanere nelle retrovie ed evitare di ritagliarsi la parte del protagonista.