La principessa e il ranocchio

New Orleans, anni Venti. La piccola Tiana, figlia di una sartina, cresce orfana di padre, lavorando duro e coltivando la speranza di poter aprire un ristorante tutto suo. Un mago da strapazzo, contestualmente, inganna un giovane principe e lo trasforma in un ranocchio: Tiana, che una sera indossa per caso un abito scintillante e sfarzoso, lo bacia. Il risultato, tuttavia, non è quello sperato.



Dei cartoon Disney di ultima generazione, La principessa e il ranocchio è uno di quelli che presenta aspetti ed elementi significativamente più interessanti: il contesto storico, che permette un elastico e divertito omaggio alla scena jazz di quegli anni in una città come New Orleans, una protagonista moderna, disincantata e attuale, un parterre di personaggi secondari divertente e azzeccato. E per quanto l'innovazione nell'animazione piaccia a molti, il film è incredibilmente valorizzato dal formato tradizionale con il quale è realizzato. Le ottime musiche black e l'ambientazione nelle umide e affascinanti paludi della Louisiana completano l'ottima resa complessiva. Candidato a tre Oscar (film d'animazione e migliori canzoni, per Almost There e Down in New Orleans, entrambe firmate da Randy Newman).