Nostos: Il ritorno
Durata
85
Formato
Regista
Un guerriero (Luigi Mezzanotte) intraprende un viaggio in mare per tornare a casa dopo un conflitto sanguinoso. Il ricordo della violenza che ha vissuto e perpetrato lo tormenta, mentre il viaggio si fa sempre più lungo e pericoloso. La sua nave naufraga ma, dopo molte peripezie, l'uomo potrà finalmente tornare a toccare le rive della sua patria.
Franco Piavoli dirige una personalissima e raffinata versione del mito di Ulisse. Nostos: Il ritorno è un'Odissea quasi completamente visiva, un viaggio dentro il mito spogliato della parola e ridotto alla purezza eterna e immutabile dei gesti. Si ricerca la più completa fusione nella natura, con l'occhio del regista concentrato a ricreare l'incontaminata bellezza di un Mediterraneo arcaico. Le pochissime “battute” del film sono, dice un cartello all'inizio, «ispirate a suoni di antiche lingue mediterranee»; Piavoli, nel suo rigore formale, ha precisamente scelto di togliere la dimensione orale/narrativa al mito, ricercando l'eternità dell'agire senza raccontare. Una scelta affascinante che rappresenta però il limite principale di un film difficile da sentire e con cui è complesso empatizzare; un'operazione raffinatissima ma, alla lunga, un po' fredda.
Franco Piavoli dirige una personalissima e raffinata versione del mito di Ulisse. Nostos: Il ritorno è un'Odissea quasi completamente visiva, un viaggio dentro il mito spogliato della parola e ridotto alla purezza eterna e immutabile dei gesti. Si ricerca la più completa fusione nella natura, con l'occhio del regista concentrato a ricreare l'incontaminata bellezza di un Mediterraneo arcaico. Le pochissime “battute” del film sono, dice un cartello all'inizio, «ispirate a suoni di antiche lingue mediterranee»; Piavoli, nel suo rigore formale, ha precisamente scelto di togliere la dimensione orale/narrativa al mito, ricercando l'eternità dell'agire senza raccontare. Una scelta affascinante che rappresenta però il limite principale di un film difficile da sentire e con cui è complesso empatizzare; un'operazione raffinatissima ma, alla lunga, un po' fredda.