Mezza giornata nella vita di una famiglia di agricoltori, in un assolato pomeriggio di agosto. Dopo il pranzo, tutti i membri della famiglia si impegnano in attività diverse, tra riflessioni sulla genetica, televisione, hobby, musica, gite al fiume e in stazione, speranze amorose e la morte che incombe.

Con il suo quarto lungometraggio, pur restando fedelissimo alla propria estetica fatta di silenzi e immagini pittoriche, Franco Piavoli si spinge verso una più compiuta e complessa forma narrativa: l'ambizione è quella di usare gli stessi strumenti del suo cinema per raccontare qualcosa della vita di ognuno dei suoi personaggi. Ciò che restituisce l'esperimento è un affresco sulla solitudine e la delusione: pur attraversando diversi stadi della vita, tutti i protagonisti sono soli e impegnati in un'attesa delusa, o nella malinconica fantasticheria del ritorno di qualcosa che non è più. Il coinvolgimento latita, ma resta la consueta maestria dell'autore nell'inquadrare la natura e ogni sequenza è vivificata da immagini di struggente bellezza. Il titolo proviene da un verso delle Argonautiche, in cui si racconta l'inizio dell'amore tra Giasone e Medea.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica