Once Upon a Time in China II
Wong Fei Hung II: Nam yee tung chi keung
Durata
113
Formato
Regista
Il maestro di arti marziali e chirurgo Wong Fei Hung (Jet Li), insieme al fido Foon (Siu Chung Mok) e alla “zia” Yee (Rosamund Kwan), raggiunge Guangzhou per partecipare a un seminario medico. La città è però terrorizzata dalla sanguinaria setta del Loto Bianco, che non tollera la presenza delle forze occupanti straniere.
Secondo capitolo dell'ambiziosa saga prodotta da Tsui Hark, aperta l'anno precedente con Once Upon a Time in China, da lui anche diretto. L'iperprolifico Hark, hongkonghese di origine vietnamita, è dietro la macchina da presa anche nel sequel, fantasmagorico per le sue scene action anche se meno compatto e riuscito del predecessore. Al centro, troviamo sempre la vita del celebre maestro di kung fu Wong Fei Hung, ma l'analisi politica è ribaltata rispetto all'altro film: là si leggeva in chiave critica l'occupazione straniera, qui il fanatismo nazionalista. C'è qualche palpitazione nel triangolo amoroso Wong-Yee-Foon e una certa visionarietà nella rappresentazione della società segreta del Loto Bianco (realmente esistita), ma il risultato soffre di qualche punta di banalità e retorica. I duelli sono comunque straordinari e Jet Li, impegnato in coreografie sovrumane, è semplicemente perfetto. Nel primo film il personaggio di Foon era interpretato da un altro attore, Biao Yuen.
Secondo capitolo dell'ambiziosa saga prodotta da Tsui Hark, aperta l'anno precedente con Once Upon a Time in China, da lui anche diretto. L'iperprolifico Hark, hongkonghese di origine vietnamita, è dietro la macchina da presa anche nel sequel, fantasmagorico per le sue scene action anche se meno compatto e riuscito del predecessore. Al centro, troviamo sempre la vita del celebre maestro di kung fu Wong Fei Hung, ma l'analisi politica è ribaltata rispetto all'altro film: là si leggeva in chiave critica l'occupazione straniera, qui il fanatismo nazionalista. C'è qualche palpitazione nel triangolo amoroso Wong-Yee-Foon e una certa visionarietà nella rappresentazione della società segreta del Loto Bianco (realmente esistita), ma il risultato soffre di qualche punta di banalità e retorica. I duelli sono comunque straordinari e Jet Li, impegnato in coreografie sovrumane, è semplicemente perfetto. Nel primo film il personaggio di Foon era interpretato da un altro attore, Biao Yuen.