Piccoli omicidi tra amici
Shallow Grave
Durata
92
Formato
Regista
Alex (Ewan McGregor), Judith (Kerry Fox) e David (Christopher Eccleston) trovano in camera il cadavere del loro nuovo coinquilino insieme a una valigia piena di soldi. Inizia una girandola di eventi che metterà a dura prova i rapporti dei tre amici.
L'esordiente Danny Boyle firma una convincente opera prima: il trio formato dal regista, dal produttore (Andrew MacDonald) e dallo sceneggiatore (John Hodge) è lo stesso che darà vita due anni dopo al più celebre Trainspotting (1996). Emergono già con chiarezza i tratti distintivi di un cinema inglese più aspro rispetto alla maggior parte delle produzioni di quegli anni, che è caratterizzato da un cinico resoconto di bassezze umane in cui la vorace cupidigia è in grado di trasformare un rapporto di amicizia in una guerra senza quartiere. Il pregio principale della pellicola è indubbiamente quello di fornire tre affascinanti profili psicologici, focalizzandosi sulla tortuosa evoluzione che subiscono con il progredire della vicenda, apparendo allo stesso tempo spiacevoli e intriganti. Bene il trio di protagonisti, tra cui spicca un ancora sconosciuto Ewan McGregor. Forse a tratti un po' meccanico e scolastico, ma la sostanza non manca. Premio per la miglior regia al Festival di San Sebastián e BAFTA al miglior film britannico.
L'esordiente Danny Boyle firma una convincente opera prima: il trio formato dal regista, dal produttore (Andrew MacDonald) e dallo sceneggiatore (John Hodge) è lo stesso che darà vita due anni dopo al più celebre Trainspotting (1996). Emergono già con chiarezza i tratti distintivi di un cinema inglese più aspro rispetto alla maggior parte delle produzioni di quegli anni, che è caratterizzato da un cinico resoconto di bassezze umane in cui la vorace cupidigia è in grado di trasformare un rapporto di amicizia in una guerra senza quartiere. Il pregio principale della pellicola è indubbiamente quello di fornire tre affascinanti profili psicologici, focalizzandosi sulla tortuosa evoluzione che subiscono con il progredire della vicenda, apparendo allo stesso tempo spiacevoli e intriganti. Bene il trio di protagonisti, tra cui spicca un ancora sconosciuto Ewan McGregor. Forse a tratti un po' meccanico e scolastico, ma la sostanza non manca. Premio per la miglior regia al Festival di San Sebastián e BAFTA al miglior film britannico.