Don Chisciotte e Sancio Panza
Durata
105
Formato
Regista
Dopo aver letto svariati libri di cavalleria, Don Chisciotte (Ciccio Ingrassia) della Mancia decide di partire per ripetere le gesta degli antichi cavalieri erranti e conquistare l'amore dell'amata Dulcinea. Ad accompagnarlo in un viaggio senza meta ci sarà il buffo e fedele scudiero Sancio Panza (Franco Franchi), compagno di avventure bizzarre e tragicomiche.
Rilettura in chiave comica del romanzo di Cervantes. Il tono surreale e divertito della confezione funziona discretamente e alcune gag strappano il sorriso (Sancio, costretto al digiuno, che ruba il cibo dalla cucina dell'osteria; il banchetto invisibile cui Don Chisciotte obbliga il suo scudiero a partecipare; il discorso al balcone) ma il respiro narrativo è abbastanza corto e se nella prima parte ci si diverte moderatamente, nella seconda a prevalere sono la noia e l'indifferenza. Un vero peccato, in quanto, per una volta, i numeri comici del duo sono funzionali al racconto e non un semplice susseguirsi di scenette votate a mettere in risalto l'estro dei due protagonisti. Perfetti ambedue, tra l'altro, nei rispettivi ruoli: Ciccio è un credibile cavaliere dalla figura triste, mentre Franco funziona come scudiero tonto ma di gran cuore. Sostanzialmente un'occasione mancata.
Rilettura in chiave comica del romanzo di Cervantes. Il tono surreale e divertito della confezione funziona discretamente e alcune gag strappano il sorriso (Sancio, costretto al digiuno, che ruba il cibo dalla cucina dell'osteria; il banchetto invisibile cui Don Chisciotte obbliga il suo scudiero a partecipare; il discorso al balcone) ma il respiro narrativo è abbastanza corto e se nella prima parte ci si diverte moderatamente, nella seconda a prevalere sono la noia e l'indifferenza. Un vero peccato, in quanto, per una volta, i numeri comici del duo sono funzionali al racconto e non un semplice susseguirsi di scenette votate a mettere in risalto l'estro dei due protagonisti. Perfetti ambedue, tra l'altro, nei rispettivi ruoli: Ciccio è un credibile cavaliere dalla figura triste, mentre Franco funziona come scudiero tonto ma di gran cuore. Sostanzialmente un'occasione mancata.