In trance
Trance
Durata
101
Formato
Regista
Simon (James McAvoy) è un banditore d'asta londinese oppresso dai debiti di gioco. Decide così di organizzare un furto in cui trafuga un quadro di Goya, di cui però dimenticherà il nascondiglio in seguito a un colpo alla testa. I suoi complici non si fidano e lo consegnano alle cure di un'esperta di ipnosi (Rosario Dawson) con la speranza di recuperare l'informazione: tuttavia anche lei sembra nascondere qualcosa.
Thriller povero di colpi di scena che cerca di stuzzicare lo spettatore con sequenze oniriche mal orchestrate e conferma la scarsa verve creativa del sopravvalutato Danny Boyle. La dimensione del sogno e dell'immaginazione non conferisce alcun valore aggiunto, finendo per appesantire un'accozzaglia di situazioni che, già dopo la prima parte, si faticano a digerire. Il ménage à trois che vede protagonisti McAvoy-Cassel-Dawson fa rabbrividire per quanto appaia sconclusionato e male assortito. Colonna sonora onnipresente e finale disastroso per una pellicola che vorrebbe svelare le ossessioni di un uomo ma che in realtà si limita solamente a mostrarne i gusti riguardanti la depilazione (specialmente per quanto concerne le parti intime di Rosario Dawson, la cui apparizione viene annunciata da una solenne rapsodia musicale). Un insulto all'intelligenza dello spettatore.
Thriller povero di colpi di scena che cerca di stuzzicare lo spettatore con sequenze oniriche mal orchestrate e conferma la scarsa verve creativa del sopravvalutato Danny Boyle. La dimensione del sogno e dell'immaginazione non conferisce alcun valore aggiunto, finendo per appesantire un'accozzaglia di situazioni che, già dopo la prima parte, si faticano a digerire. Il ménage à trois che vede protagonisti McAvoy-Cassel-Dawson fa rabbrividire per quanto appaia sconclusionato e male assortito. Colonna sonora onnipresente e finale disastroso per una pellicola che vorrebbe svelare le ossessioni di un uomo ma che in realtà si limita solamente a mostrarne i gusti riguardanti la depilazione (specialmente per quanto concerne le parti intime di Rosario Dawson, la cui apparizione viene annunciata da una solenne rapsodia musicale). Un insulto all'intelligenza dello spettatore.