Professore per amore

Keith Michaels (Hugh Grant), sceneggiatore di successo ormai senza lavoro da anni, si vede costretto ad accettare un impiego come docente di un corso per aspiranti sceneggiatori. Dopo un inizio titubante e senza motivazioni, la situazione cambierà grazie ai suoi allievi. 

Marc Lawrence, al suo quarto film consecutivo con Hugh Grant – da Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi (2002), suo esordio come regista, in avanti – dà vita ad una commediola semplice, quasi banale, dalle tinte sentimentali e con un desiderio (rimasto tale) di costruire un discorso interessante sulla settima arte. Se Hugh Grant dal canto suo è apprezzabile, come del resto J.K. Simmons, la pellicola perde di interesse dopo poche battute, lasciando spazio alla noia e a un insieme di situazioni prevedibili. Una riflessione sul cinema e sull'immortalità, condito da un citazionismo esasperato e mal orchestrato, che avrebbe meritato un approfondimento maggiore o anche semplicemente qualche idea alla base.