Gli zingari Stanlio (Stan Laurel) e Ollio (Oliver Hardy) adottano, ignari di tutto, una bimba (Darla Hood) rapita precedentemente a un castellano (William P. Carleton). Quando quest'ultimo, però, riuscirà finalmente a ricongiungersi con sua figlia, per la coppia di pasticcioni ci saranno guai in vista.

Distribuito in Italia anche con il titolo Noi siamo zingarelli, La ragazza di Boemia è un lungometraggio che si avvale della forza comica del duo (sempre fresco ed efficace) senza però prestare attenzione alla cornice narrativa del racconto. Il lavoro infatti diverte e funziona solo nei momenti comici padroneggiati da Laurel e Hardy, ma è discontinuo e prolisso nel raccontare le vicende (a causa anche della scelta di inserire qualche canzone qua e là) per poi chiudersi in un finale frettoloso e insipido. Le risate sono garantite (nella scena della trasfusione del vino soprattutto, in cui il talento di Laurel emerge del tutto) ma la coppia ha fatto di meglio. Del film esiste anche una versione a colori, realizzata successivamente per la televisione. Nella pellicola è presente l'attrice Paulette Goddard come comparsa non accreditata.
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